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Assomusica: siglato il Protocollo d’Intesa con il Ministro per le Politiche Giovanili

Roma, 28 giu. (askanews) - "Come filiera chiediamo a tutte le Istituzioni dell'UE di sostenere e rafforzare l'idea di dedicare una specifica programmazione per il settore musicale all'interno del prossimo quadro finanziario pluriennale. Abbiamo bisogno di un programma musicale europeo pensato ìsu misuraî, con un bilancio proporzionato al contributo economico, sociale e culturale, che questa splendida arte offre alla comunit‡. Solamente attraverso un sostegno deciso della comunit‡ europea saremo in grado di promuovere la creativit‡ e líinnovazione, salvaguardare ed espandere la diversit‡ della musica europea nonchÈ aiutare il settore ad adattarsi e trarre vantaggio dalle sfide offerte dalla digitalizzazione". CosÏ Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica, líAssociazione Italiana degli organizzatori e produttori di Spettacoli Musica dal vivo, che riunisce oltre centoventi imprese su tutto il territorio nazionale, Ë a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, per lanciare un appello per un programma condiviso di musica dal vivo e per una serie di impegni a favore della musica in Europa. Il 22 Maggio scorso, la Commissione Europea ha presentato la nuova Agenda Cultura: il Programma Creative Europe partir‡ dal 1∞ gennaio 2021 al 31 dicembre 2027 in uníEuropa che sar‡ a 27 (post-Brexit). Il nuovo Programma contempla, in sintesi, molte delle tematiche portate avanti dallíattivit‡ di Assomusica in tutti questi anni. Tra questi, figurano líesigenza di una maggiore presenza dei giovani nella programmazione radiotelevisiva; lo sforzo di favorire il connubio tra industria musicale, spettacoli dal vivo e nuove tecnologie; líimportanza di capire come la musica puÚ contrastare il fenomeno dellíemarginazione sociale; la necessit‡ di promuovere politiche per internazionalizzare la musica italiana e per consentirle una maggiore penetrazione allíestero. Nonostante queste importanti novit‡, rimangono aperte tre importanti questioni legate al settore

Assomusica – l’Associazione italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo – ha promosso e sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministro per le Politiche Giovanili, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche antidroga.

Il Protocollo è il frutto di una collaborazione tra il Ministro per le politiche giovanili con delega alle politiche antidroga, On. Fabiana Dadone e il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera, firmatari del documento.

“La musica è da sempre protagonista nei processi di innovazione sociale e in questo momento, in cui sono finalmente ricominciate le occasioni di socialità attraverso la partecipazione, anche di tantissimi giovani, ai concerti e agli spettacoli dal vivo, credo sia fondamentale veicolare messaggi sociali importanti per favorire una migliore consapevolezza sui rischi legati alle dipendenze sia rispetto alle sostanze stupefacenti che a quelle di natura comportamentale. Per questa ragione ho fortemente voluto promuovere una collaborazione programmatica tra il Dipartimento per le politiche antidroga e Assomusica per diffondere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione rivolgendoci in particolare alle giovani generazioni che, più di altri, costituiscono la categoria più vulnerabile e sulla quale occorre invece investire anche in termini di maggiore coinvolgimento” dichiara il Ministro Dadone.

“La sottoscrizione di questo Protocollo di Intesa – dichiara il Presidente Spera – segna un importante traguardo nelle attività svolte da Assomusica per le buone prassi nei confronti dei giovani che a milioni prendono parte ai nostri eventi. Questa collaborazione con il Ministro per le Politiche Giovanili ed il Dipartimento ha fatto emergere il valore socio-culturale ed economico del nostro settore; infatti da sempre il nostro lavoro è volto a coltivare emozioni e socialità e soprattutto a facilitare l’incontro tra l’artista e l’audience. Inizia quindi da oggi un’ulteriore sfida finalizzata a sensibilizzare, in particolare, i giovani rispetto ai rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti che sono nocive non solo alla salute ma anche all’anima”.

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