Se fossimo rimasti insieme, quante cose avremmo fatto? Quanta vita ancora avremmo vissuto?, si domandano i BALTO nel loro nuovo singolo, “Nordest”, in uscita venerdì 26 luglio, per Pioggia Rossa Dischi.
“Nordest” è un viaggio solitario alla disperata ricerca di un perché. Quando una storia giunge al termine, quando si vive nel rimpianto delle proprie scelte, quando accettare la fine del cammino condiviso sembra impossibile, ci si perde in un limbo, tra il mare d’inverno e un’autostrada senza destinazione. Una moto, un solo casco, chilometri percorsi per dimenticare, senza mai riuscirci davvero.
Una canzone pop-rock che riflette sul rimpianto e le possibilità infrante di una relazione che si è fermata, tra domande, perdita e occasioni mancate. Per i BALTO, immersi tra confusione e desolazione, le metafore diventano il mezzo per dare forma al dolore e al disorientamento che seguono una fine.
La copertina del singolo, con cartoline e ricordi appesi sull’anta di un armadio, evoca l’idea del viaggio, dei concerti e delle esperienze che il protagonista cercherà di vivere senza la persona amata accanto.
I portici di Bologna, gli spaghetti alle vongole sul lungomare, Murakami e i treni regionali richiamano invece la natura dei BALTO, impegnati a raccontare la normalità che li circonda, le vite in bilico, viste attraverso gli occhi di chi ha tra i venti e i trent’anni. Notti insonni per cuori incerti.
I portici di Bologna, il lungomare di Rimini, le notti insonni e i cuori incerti. Questi gli scenari delle canzoni dei Balto, band pop/rock di quattro persone che si vogliono bene, che racconta la vita vissuta e quella desiderata attraverso gli occhi di chi è crepa e luce, fragilità ed energia, polvere e vulcano, paura e necessità.
Il primo disco “Forse è giusto così” esce nel 2022 per Pioggia Rossa dischi, seguito da un tour che vanta gli opening di The Zen Circus, Cosmo, Canova e infine i Subsonica.
Durante gli ultimi due anni il legame con il produttore e musicista genovese Rachid Bouchabla si intensifica al punto da decidere di lavorare insieme a nuova musica. Le canzoni prendono forma nelle notti solitarie, respirano attraverso le distanze tra Genova e la Romagna, tra Milano e Bologna, negli appartamenti in affitto con poca tecnologia disponibile e nella vecchia sala prove di provincia, per trovare infine un posto sicuro al Greenfog Studio di Genova, dove la band è attualmente al lavoro per chiudere il nuovo disco.
Le canzoni sono storie che nascono da altre storie, sensazioni cresciute dagli amori finiti, dalle relazioni che mutano, e diventano ben presto medicine per superare la notte, amiche sincere.
Ci sono molti provini, nati nel giro di pochi mesi, a disegnare il quadro perfetto per un nuovo disco, che prende forma via via come un vecchio puzzle di cui non si conosce l’immagine finale. La band li porta sempre dal vivo durante i concerti, mai davvero interrotti, per farli propri, solidificando così un nuovo suono ispirato ad artisti internazionali come The 1975, Sam Fender, Kraftclub.