Per celebrare la pubblicazione del nuovo, terzo album “Avalanche“, uscito il 20 maggio per l’americana Little Cloud e la francese Icy Cold, i Clustersun hanno realizzato un video per “Barricades“, condiviso in anteprima dalla rivista inglese Vive Le Rock.
“Barricades” è forse il brano più demoniaco, spigoloso e inquietante della tracklist.
“How can you cope with a love gone astray?” E’ questa la ricorrente e paranoica ossessione che il trio heavy psych di Catania ha trasformato in macigni di riverberi acidi e drumming schizoide, a interpretare la claustrofobia di chi è intrappolato in una relazione ormai prosciugata dal punto di vista emotivo e comunicativo. Il sinistro video clip non è per i deboli di cuore. Un clown folle con una palloncino rosso dà la caccia a un gruppo di ragazzini, un voluto omaggio all’icona di IT, Pennywise. Come per i precedenti Desert Daze e All Your Pain, il clip è stato realizzato da Andrea Conti, il batterista dei Clustersun, che è riuscito perfettamente ad abbinare immagini disturbanti al suono spettrale di Barricades.
“L’origine è il silenzio, un suono sordo e l’incanto dell’imminente frastuono. Successivamente le vibrazioni coprono quello che realmente si cela dietro la valanga, mentre il sole cerca di scaldare, sciogliere. Ed è così che si intravede la chimica della musica nella chimica dell’immagine”
Queste parole di Marco Baldassarri, pittore e fondatore dei Sonic Jesus, descrivono perfettamente l’essenza di Avalanche, il nuovo, terzo lavoro dei catanesi Clustersun. Marco ha realizzato un dipinto appositamente per l’artwork dell’album, a sua volta chiamato Avalanche, seguendo il flusso creativo ispirato dall’ascolto degli otto brani.
“Avalanche” si avventura oltre lo shoegaze sognante, raggiungendo ad alta velocità strade secondarie acide e desertiche. Oscuro e lucente, inquietante e ricco di vitalità, onesto e ambizioso, Avalanche è un album che trova la sua collocazione naturale in una playlist ideale che includa The Black Angels, The Lucid Dream, i primi The Telescopes, Dead Skeletons.
Il mix e il mastering sono stati curati da James Aparicio, un vero guru della scena, grazie al suo lavoro per band come The Cult Of Dom Keller, Dead Vibrations, Piatcions / Throw Down Bones, Rev Rev Rev. Avalanche è pubblicato il 20 maggio 2021 da Icy Cold Records e Little Cloud Records, due labels che non hanno bisogno di presentazioni per chi segue lo space e lo psych rock.
I CLUSTERSUN sono ormai una solida realtà nel panorama della scena shoegaze e neo-psych internazionale.
Il loro sound cosmico in 3D è caratterizato da muri di fuzz, riverberi ultraterreni e viaggi psichedelici.
Il trio nasce a Catania nel 2013, e debutta col singolo autoprodotto, Be Vegetal, subito notato da Dave Allison dell’indie US Custom Made Music, che include il brano nella compilation CMM Summer Sampler.
Il singolo Hipgnosis, tratto dal primo album, viene incluso in REVOLUTION – The Shoegaze Revival, un’importante compilation internazionale realizzata nel 2015 da Raphalite Records e Gerpfast Kolektif.
I CLUSTERSUN han suonato di spalla a interi tour di Out Of Your Ego, raggiungendo anche gli Stati Uniti, con tappe a New York, Boston, Philadelphia e altre città della East Coast.
Hanno anche contribuito alle compilation Rock Back For Nepal Vol. I e Rock Back: Stronger Than The Storm, entrambe pubblicate dalla Patetico Recordings di Philadelphia. Hanno inoltre partecipato ai tributi a Echo & The Bunnymen e Slowdive pubblicati dal leggendario sito e label brasiliano The Blog That Celebrates Itself.
Il 19 maggio 2017 i CLUSTERSUN han pubblicato l’album Surfacing To Breathe, il secondo per Seahorse Recordings, i cui singoli Raw Nerve e Lonely Moon hanno raggiunto oltre le 40mila visualizzazioni su YouTube.