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dada sutra: online il videoclip di “Berlino Est”

Dumba Dischi presenta il videoclip di “Berlino Est”, brano estratto da “questo amore mortale PIÙ”, edizione “deluxe” del primo album dell’artista milanese dada sutra uscito il 24 aprile. Il video, diretto da Marco Panichella è una visione onirica e satura dicolori che si ispira allo stile sporco e underground tipico degli anni ’80 pre-caduta del Muro. Per raggiungere quel tipo di immagine è stato realizzato interamente con una vecchia videocamera VHS. Il montaggio frenetico e la post-produzione massiccia si ispirano alle forme del dadaismo e del futurismo sovietico, dichiarato con disorientanti riferimenti immaginifici. Le silhouette sono invece una metafora del fermento socioculturale all’ombra del muro che si trova oggi persa nella solitudine. Immagini che evocano una tensione che si alterna tra speranza e disillusione, raccontando non solo l’attesa di una rivoluzione, ma il sentimento di chi ora ne percepisce un’inevitabile omologazione.
“Il brano è ballata elettronica su Berlino, sul Muro e sui muri invisibili che ci dividono anche se quello è crollato. Ho dovuto perdere un’amica per scrivere questa canzone, però ho vinto delle chitarre fantastiche suonate da Silvia Cignoli”. – dada sutra.
La prima edizione dell’album “questo amore mortale” ha avuto una genesi frammentata, partendo da un concept che univa testi sciamanici di varie popolazioni e voleva raccontare di un rapporto perduto con la Terra, e della possibilità di ricostruirlo. Questo concept ha subito delle trasformazioni con l’aggiunta di alcuni brani e di versioni di brani che erano state sacrificate. Ne viene fuori un’opera difficile da classificare dal mood straziante e solenne con approccio distorto e sperimentale con testi densi di citazioni.

“Come Kama Sutra, ma Dada. Sono cresciuta a Milano, da una famiglia di origini varie e sradicate, tra i Navigli e quell’angolo di Parco Ravizza dove la fila per il Pane Quotidiano passa davanti agli edifici nuovi scintillanti della Bocconi. Da ragazzina ho avuto un momento di gloria quando una mia foto è stata pubblicata su ‘Il Giornale’ per rappresentare «il degrado di Colonne di San Lorenzo» – passavo lì tutti i pomeriggi ad ascoltare gli Ska-P e le Porno Riviste. Ora vivo in un sottotetto ammuffito con i miei bassi, le mie tastiere e due gatte con nomi e cognomi che nessuno riesce a ricordare, e nei giorni in cui non sono né troppo sognante, né troppo incazzata, ma la giusta via di mezzo tra le due, scrivo canzoni”.
dada sutra è l’alter ego musicale di Caterina Dolci, musicista milanese che ha iniziato il suo percorso portando in giro sue canzoni miste a cover di Laurie Anderson, PJ Harvey, Morphine in posti improbabili come scuole di yoga, campeggi e sotterranei di gallerie d’arte. Il debutto ufficiale è nel 2022 con EP1, quattro brani tra il post-punk e l’onirico, in inglese, a cui segue nel 2024 il primo album full-length e in italiano, dal titolo questo amore mortale: «debutto eccezionale» secondo Rockit, «lavoro di altissimo livello» per il critico Michele Monina. Il singolo “DIVA” ha vinto il concorso Onda Rosa Indipendente ed è arrivato semifinalista al concorso Musicultura 2024. 

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