È disponibile da venerdì 18 ottobre “GERDA”, il nuovo singolo del talentuoso e poliedrico !DEA. Il brano segna l’inizio di un nuovo capitolo della storia musicale dell’artista, che dopo anni di scrittura di gruppo inizia così il suo percorso da solista.
“GERDA” è un brano originale, che trae ispirazione dalla storia della fotografa di guerra Gerda Taro, morta nel 1937 a soli 26 anni, di cui !DEA racconta gli ultimi istanti di vita attraverso gli occhi e i ricordi del suo compagno Robert Capa. Il pezzo testimonia lo strazio di un amore che non avrà mai fine. Il dolore dell’uomo, inerme e paralizzato al pensiero di non poter più riabbracciare la sua amata, evidenzia il sentimento di odio e il ripudio alla violenza che i due giovani condannano tramite i loro scatti fotografici. L’ immagine di Gerda Taro è oggi universalmente simbolo di pace, resistenza, monito di rinascita e riscatto sociale per chi crede negli ideali di giustizia e libertà.
Il brano mette in luce la potenza comunicativa e l’estrema sensibilità di !DEA, rapper poliedrico capace di trarre ispirazioni dalle fonti più eterogenee per trasmettere sentimenti, ideali e punti di vista personali ma allo stesso tempo universali e condivisibili da chiunque.
!DEA, pseudonimo di Matteo Spadavecchia, nasce a Molfetta, in provincia di Bari. Suo padre lo guida verso l’arte visiva, ma è la musica a catturare il suo interesse. Si avvicina alla cultura hip-hop scegliendo le rime come forma di espressione. Dopo i primi anni di gavetta in strada, tra contest di freestyle e musica dal vivo, nasce il progetto di gruppo “RAFT”, acronimo di Run Away From Treblinka, di cui è stato frontman per diversi anni. Con la sua band partecipa e vince diversi contest locali e nazionali, approdando sul grande schermo in occasione della partecipazione al talent show “Amici di Maria De Filippi 15”. Le prime rime in crew, le registrazioni in studio e le numerose esibizioni dal vivo danno un’identità all’artista, che contemporaneamente prosegue gli studi universitari. Dopo anni di scrittura in gruppo, Matteo decide ora di intraprendere un percorso parallelo lavorando sullo stile e sulla metrica, mettendosi in gioco con la propria !DEA. Acquisite le basi delle dinamiche compositive, punta a “svecchiare” e rendere poliedrico il linguaggio del rap, non rispettando necessariamente uno standard e con l’obiettivo di rendere elegante ed efficace il messaggio di cui si fa portavoce.