“Alone” è il nuovo album di Davide Donati aka Durmast, producer marchigiano attivo sulle scene anche come batterista punk-rock. Anticipato dai singoli “Trip” e “Seer (La magia)“, il disco è il terzo lavoro in studio dopo l’esordio “Village” del 2018 e il successivo Ep “Cesano” del 2019. Una sorta di concept in cui si intraprende un viaggio solitario alla ricerca di se stessi.
“Sin da quando sono bambino faccio un sogno ricorrente, mi trovo in un ambiente simile ad una enorme fabbrica completamente buia e vuota, sono al centro di questo spazio sul mio letto, vedo in un angolo una piccola luce. Mi alzo e provo a raggiungere quella luce ma non ci riesco, più provo ad avvicinarmi più si allontana e dopo poco mi sveglio. Alone è il viaggio surreale che intraprendo una volta raggiunta la luce nel mio immaginario, trovando spazi e tempi in cui ci sono insidie ad ogni angolo ma anche porti sicuri”.
Beat lineari incontrano synth trance Anni 90; suggestioni house si fondono con atmosfere dreamy e psichedeliche. Dimensioni oniriche che in alcuni casi si discostano di poco dalla realtà. Un percorso tra sensazioni, emozioni, ricordi e sogni, composti da una moltitudine di sfumature e colorazioni. La solitudine e la individualità sono le due cose che predominano in maniera negativa ma anche in quella positiva, trasmettendo libertà e assenza di vincoli.
Durmast è Davide Donati, classe 1988, nato e cresciuto a Senigallia (An), batterista di band rock/punk come Home By Three e Jasmine gli Sbalzi, dal 2018 in parallelo esordisce con “Village” album di musica elettronica. Nel novembre 2019 pubblica “Cesano Ep”, un ep contenente 4 brani e nel 2020 altri due singoli “Shalimar” e “Restart”. Durmast oltre a brani inediti ha realizzato remix a diversi artisti tra cui I Camillas e HoFame. Alcuni suoi brani sono stati selezionati per far parte della colonna sonora di Mappe Criminali, programma condotto da Daniele Piervincenzi su TV8 in onda dalla primavera 2021.
Lo stile musicale è piuttosto lineare, con vari elementi che si aggiungono o si sottraggono a bassi e batterie molto presenti, sonorità dance anni 80, anni 90 con innesti di breakbeat, ambient e trance. Un vero e proprio melting pot di sonorità non confinato in un singolo genere, cercando di spaziare il più possibile non ponendosi limiti. La musica di Durmast è la trasposizione di persone e luoghi in cui è cresciuto, di un presente che corre, di un futuro incerto e difficile, ma pieno di possibilità.