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“Fantera” segna il ritorno discografico di Alessandro Ravera

“Fantera” segna il ritorno discografico del pianista piemontese Alessandro Ravera, un inno all’amicizia rimasto chiuso nel cassetto per 20 anni e che è disponibile da oggi. Il brano, che è accompagnato dal videoclip, è il primo estratto da “1776.”, un Ep che nasce da un desiderio di rinnovamento molto forte dell’artista, un racconto degli ultimi anni attraverso i suoni del pianoforte, alcuni sintetizzatori e percussioni.

Il brano, prodotto artisticamente, registrato e mixato da Fabio Carbotta, nasce in un periodo estremamente solare e spensierato per Ravera: “Ci trovavamo in una casa di campagna della famiglia del mio migliore amico, Filippo – racconta il pianista -. Fu lui per primo, su una vecchissima pianola a tre ottave degli anni ’70 a dirmi: “Senti qua sto tema, che ne dici?”. Filippo non è musicista ma condividiamo da sempre la passione per la musica, per cui ha imparato negli anni a strimpellare. Iniziammo così a trascorrere i pomeriggi a suonare, sviluppare e registrare il pezzo, mentre parlavamo e ci divertivamo come matti. Un po’ stile Blues Brothers dalla loro vecchia Cadillac: “I dj Fantera presentano il nuovo loro pezzo, accorrete ad ascoltarlo e a ballare con noi!!”. Il pezzo prese così una prima forma, si svilupparono le prime idee tematiche. Rimaste nel cassetto per quasi 20 anni, in un momento di ispirazione mi son recentemente detto: “Perché non svilupparci uno dei pezzi del mio EP?”. Racchiude un po’ tutta la storia della nostra amicizia, in tutte le sue forme”.

Alessandro Ravera inizia a studiare musica all’età di sette anni, attratto dal pianoforte. A undici anni si avvicina al jazz, entrando al Centro Jazz di Torino, affinando il suo gusto musicale e la tecnica sotto la guida di Daniele Tione. Dopo il diploma scientifico, decide di seguire la sua passione e intraprendere seriamente la carriera musicale. Nel 2012 viene ammesso al Conservatorio G. Verdi di Torino, dove studia pianoforte con il M° Claudio Voghera, laureandosi con il massimo dei voti e vincendo una borsa di studio come miglior studente dell’anno. Approfondisce anche la composizione con il M° Pino Elos e amplia la sua formazione studiando improvvisazione pianistica con Stefano Maccagno e percussioni brasiliane con Gilson Silveira.

Durante questi anni, Alessandro inizia a lavorare nel campo della produzione e post-produzione audio e video, sviluppando una crescente passione per la tecnologia applicata alla musica. Nel 2016 incontra il pittore e scultore Lorenzo D’Andrea, il cui imponente dipinto La Zattera dei Migranti ispira il suo primo brano pianistico. Nel settembre 2018 pubblica il suo primo album, Musicalessence, lanciandolo con un evento speciale nella chiesa di San Filippo Neri a Torino. Tuttavia, a causa di divergenze artistiche con il produttore, il progetto si interrompe. Questa esperienza gli offre però l’opportunità di esibirsi in Germania, dove suona due composizioni originali per pianoforte, invitato dal Rotary International. Rientrato dal suo primo concerto all’estero, Alessandro Ravera dà vita a Lifehearth, un progetto che unisce musica, pittura, scultura, danza e scenografia. L’obiettivo è creare un’esperienza immersiva che, pur priva di testo e parole, sia capace di trasmettere emozioni positive al pubblico. Sebbene il progetto subisca delle interruzioni a causa del Covid, nel 2022 prende nuova linfa grazie a una rinnovata collaborazione con il polistrumentista Gian Piero Pramaggiore, col quale si giunge a una nuova versione dello spettacolo. Il ricreare ex novo le musiche con Gian Piero segna un punto di svolta nel suo modo di fare e percepire la musica.

Nel dicembre 2022, con la grave malattia di Gian Piero, il progetto vede andare in fumo sei mesi di date figlie di un enorme lavoro, ma Alessandro non si arrende. Dalla Versilia torna a Torino e ricostruisce ancora una volta lo spettacolo da capo, unicamente con musiche sue. Verrà fatta una sola rappresentazione dal vivo, poi filmata e montata in una versione video. Inizia inoltre a insegnare pianoforte, un’attività che si rivela fonte di arricchimento personale. Nel 2022, insieme a due amici, fonda Opera22, un trio synthwave che, sebbene intenso e creativo, si conclude all’inizio del 2025 per scelta condivisa. Sempre nello stesso anno gli viene affidata la realizzazione di uno spettacolo dal gruppo Alpini di Rivoli, poi rappresentata durante l’inverno in teatro.

Nel maggio e luglio 2024, si esibisce in due concerti a Torino e Carignano, dove esegue per la prima volta interamente musica di suo pugno, coinvolgendo l’amica e mezzo-soprano Laura Capretti. I concerti sono un successo, rinforzando la sua determinazione a portare la sua musica nel mondo. Nel settembre 2024, Alessandro Ravera inizia a lavorare con l’amico e produttore artistico Fabio Carbotta al suo primo EP solista, che segna l’inizio di una nuova fase nel suo percorso musicale. Oggi, la sua attenzione è rivolta all’insegnamento, che continua a sorprenderlo, ma soprattutto al desiderio di condividere la sua musica nel mondo, portando emozioni autentiche a chiunque sia disposto ad ascoltare. Il suo EP rappresenta il primo passo di questo nuovo viaggio.

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