Veterani della scena punk underground, con oltre dieci anni di partecipazione attiva in band di spicco, nel 2024 Francesco Goats, Giacomo Porta D’Oro e Stiopa decidono di fondare un nuovo progetto, i Festa del Perdono, per la nobile causa di attaccare il pop.
Dopo i singoli “Corpo di Smeraldo” e “Pomeriggio Dorato”, e il loro debutto in società col primo live al MI AMI Festival lo scorso 26 maggio, i Festa del Perdono svelano il loro primo EP “Società Mentale”, in uscita giovedì 6 giugno per La Tempesta Dischi.
I Festa del Perdono ci prendono per mano e ci accompagnano in un viaggio catartico a cui fa da sfondo il loro sound anarchico-filosofico. Il filo conduttore è il punk, genere, o meglio attitudine irrinunciabile dei tre membri che vantano più di dieci anni di attività nella scena underground, con progetti quali Spirito di Lupo, Kalashnikov Collettive, Mirrorism, Cerimonia Secreta, Anno Omega e molti altri, e fondatori del collettivo/etichetta Sentiero Futuro Autoproduzioni. Ma, nonostante l’attitudine lo-fi che scalpita, la band riesce a realizzare e confezionare un’opera prima inaspettatamente pop – o anti-pop, a voi decidere. Grazie a melodie accattivanti, contaminazioni esotiche e un magnetismo artistico, i Festa del Perdono si presentano con un progetto che conquista anche i gusti meno avvezzi alla sperimentazione.
Ne è una prova “Pomeriggio Dorato”, la traccia-manifesto dell’EP, che con le sue degenerazioni reggae-psichedeliche, ma ben ancorata a una melodia onirica, risulta un mix armonico tra follia e pop. Così come “Corpo di Smeraldo” col suo synth-punk e qualche strizzata d’occhio all’indie, entra a gamba tesa come pietra miliare di una nuova wave musicale per la musica italiana. Perché i Festa del Perdono non sono solo musica, ma un atto estetico che mira alla liberazione dello spirito. “Spiriti sento allegro il vostro richiamo, la società è una bugia che ci tiene lontano dal pomeriggio dorato” riassume il concept del progetto, e dell’intera poetica dei Festa del Perdono, portavoci di un richiamo dell’altra dimensione, ostacolata solo dalla nostra società. Ci troviamo di fronte a un progetto che va oltre la musica, una sorta di anarco-spiritualismo tolstoyano.
Ad esempio, la traccia di apertura “Società Mentale”, che dà il nome all’EP, parla di una società umana che nasce quando si alza il livello vibrazionale della terra e tuttə diventano illuminatə, una meta-civiltà dove tuttə sono divinità trascendenti. “Il Primo Freddo”, invece, ci offre una delle immagini più potenti dell’intera release, ovvero “la luce che inonda ogni cosa la sera, prima di dormire”. Il brano, che parla di un personaggio femminile che sblocca il chakra del cuore e dal quel momento non riesce più a immergersi nella quotidianità materica, liberata ormai dalle catene opprimenti della civiltà, vuole essere un buon auspicio per il raggiungimento di una dimensione illuminata, un piano astrale di liberazione.
E così i Festa del Perdono ci accompagnano nel loro viaggio mistico, invitandoci a liberare i sensi e lo spirito per raggiungere l’illuminazione. Lo fanno attraverso un pop mistico à la Battiato e un’attitudine positiva. La loro dottrina è uno spiritualismo anarchico, con cui si professano spiriti guida che divulgano il verbo della new wave e del post-punk. Le reference musicali sono molteplici, dal reggae al synth punk, dal revival punk Anni Ottanta alla psichedelia, passando da band come gli Operation Ivy e i primi Litfiba. Il tutto sorprendentemente armonico in un’unica dimensione ultraterrena.
Francesco Goats, Giacomo Porta D’Oro e Stiopa, ovvero 3/4 del gruppo punk Kobra, ritrovatisi senza batterista iniziano a provare non più in sala prove ma nel soggiorno di Giacomo, con una batteria elettronica e un synth. Da quei pomeriggi di gioco nascono le prime 5 canzoni che andranno a formare l’EP di debutto dei Festa del Perdono, “Società Mentale”, in uscita a giugno 2024.
Il suono dei Festa del Perdono affonda le sue radici nel background punk che da più di dieci anni ha segnato la vita e la carriera dei membri della band, che hanno militato in Spirito di Lupo, Kalashnikov Collettive, Mirrorism, Cerimonia Secreta, Anno Omega e molti altri e sono i fondatori del collettivo/etichetta Sentiero Futuro Autoproduzioni.
L’immaginario e i testi della band invece si allontanano dal nichilismo tipico del punk per approdare a un personalissimo misticismo anarchico. I cicli cosmici, gli spiriti guida, le profezie millenarie, i poteri medianici, gli angeli, le società segrete sono le tematiche trattate negli evocativi testi. Il gruppo può anche essere inteso come un progetto filosofico, un tentativo di allargare il campo del possibile con lo scopo di creare una nuova generazione di profeti perpetuato attraverso l’unico linguaggio ormai possibile: quello dell’ arte, in questo caso attraverso il medium della canzone pop.
L’assalto al pop di questi punk rockers ha un messaggio chiaro: la scoperta del vero Se, l’allargamento dei confini psichici, lo sfociamento della dimensione-sogno nella realtà sono gli strumenti di liberazione di cui abbiamo bisogno in questi tempi bui. Lasciatevi traghettare dal suono catchy di queste canzoni alla scoperta di una nuova dimensione.