Il Natale è sempre un’occasione per riunire famiglie e vecchi amici, passare del tempo insieme all’insegna della leggerezza magari ingozzandosi di leccornie OGM e con la TV accesa su qualche bel programma di chiacchiere addobbate a buonismo natalizio.
Quest’anno però qualcosa è andato storto. Quest’anno 3 tre artisti dell’area del dissenso più attivi e arcigni si sono messi insieme per realizzare una canzone che ha tutti gli ingredienti dell’ennesima hit natalizia: una base ballabile ma anche un bel coro festoso, una bella melodia facile da ricantare ma anche del moderno Rap che piace ai più giovani, ma oltre ha qualcosa che nelle ricette della musica da supermercato manca sempre.
Si consente di canzonare bonariamente proprio quel personaggio, quel consumatore di informazioni acritico, che pur ingurgitando la propaganda dei vari regimi tutti i giorni dell’anno, durante le feste diventa ancora più affamato e ancora meno selettivo. Colui che a Natale non vuole ricevere altro che informazioni che lo rassicurino rispetto alla sua visione preconfezionata della vita e della società. Il BABBO A NATALE, appunto.
Perciò questo brano si inserisce come un prodotto di contrabbando, poggiato di nascosto sugli scaffali del supermarket della cultura pop e dalla confezione colorata ed invitante.
Speriamo solo che il pubblico generalista non si accorga dell’avvertenza scritta sull’etichetta: “Contiene tracce di verità”.
Per la prima volta su una traccia insieme HYST, ROCCO e MARGHERITO fondono i loro rispettivi stili in una canzone che è dissacrante nell’anima. Un brano che assume gli stilemi del brano natalizio buono per le radio commerciali ma producendo un effetto di dissonanza cognitiva per cui l’ascoltatore si trova ad assorbire contenuti controculturali quando pensava di ingoiare canditi.
Il brano è stato prodotto dagli stessi HYST e ROCCO in un gioco di suggestioni e stilemi da manipolare virtuosamente. Le strofe pungenti sono contrappunto ritmico ed armonico ad un ritornello che fa evidentemente il verso alla faciloneria dei brani di Natale di gusto generalista, impreziosito però dalla centralità del timbro da cantautore/punk di MARGHERITO, che si muove sui confini del contesto e fa vacillare ogni certezza melodica preconcetta.
La traccia è accompagnata da un contorno sugoso e saporito.
Un VIDEOCLIP realizzato utilizzando le “nuove” e decantate tecnologie dell’intelligenza artificiale, o “scemenza artificiale” se preferite.
Una serie di “quadri” ritraggono personaggi noti del mondo della politica e della società intenti a cantare il brano in cui essi stessi vengono parodizzati.
Un divertissement chiaramente provocatorio attorno al fenomeno del “deep fake”, ossia della creazione di materiale video mistificante, che avrebbe la pretesa di ritrarre personaggi famosi intenti in attività mai realmente compiute.