Switch On

MERLI ARMISA: fuori il doppio singolo “KOTO” e “Al cader della giornata” 

A poche settimane dal brillante singolo “Capelli Argento”, il musicista e cantautore Michele Boscacci, in arte MERLI ARMISA, torna con una nuova doppia release composta dai brani “KOTO” e “Al cader della giornata“, in uscita il 25 aprile per Dischi Sotterranei, ultime tappe del percorso verso il suo attesissimo secondo album.
Due canzoni in cui la poetica dell’artista, già emersa nell’esordio Lleb del 2021, si riconferma profondamente: testi intrisi di mistero e intimità, un’attitudine da outsider e il distintivo sound sospeso tra shoegaze, dream pop e lo-fi. Ma è chiaro fin dai primi ascolti che qualcosa è cambiato, infatti questo nuovo lavoro volge lo sguardo verso Oriente piuttosto che alla tradizione americana, affascinato dalla ricerca sonora di formazioni come Parannoul, Asian Glow e Mid-Air Thief.
Scritto in seguito a un grave infortunio, il singolo “KOTO”, a differenza di “Capelli Argento” che si ispirava all’anime Sonny Boy, affonda le sue radici nel romanzo premio Nobel di Yasunari Kawabata, nonché nell’omonimo strumento tradizionale giapponese. Musicalmente si sviluppa tra armonie pitchate, il drumming incalzante di Giacomo Ferrari e un cantato onirico, quasi ipnotico. I toni sognanti della strumentale vengono ripresi anche dal testo, che recita frasi di pura catarsi avulse da qualsiasi spazio-tempo. «Avevo letto Koto perché mi era stato regalato e la sua tenerezza e semplicità volevo che mi ispirasse a fare qualcosa di altrettanto intenso e pacato in un momento disenergico e anti-creativo, così come mi sembrava potesse essere una bella idea suonare la melodia con un Koto. Ci si è girati talmente attorno che alla fine Koto si è rifiutata di modellarsi a mio piacimento e si è trasformata da sola, palesandosi come un ricordo e una speranza insieme».
Lidi sonori simili vengono esplorati anche nel secondo brano, Al cader della giornata, una ballata crepuscolare arricchita dal delicato strumming di una chitarra acustica. Qui i temi affrontati virano verso emotive sfumature romantiche, avvolgendo l’ascoltatore nel torpore di un caldo abbraccio. La voce sussurra delicatamente parole d’amore, come nello struggente ritornello che recita: «Quante stelle, quante stelle. Dimmi tu la mia qual è. Non ambisco la più bella, basta sia vicino a te».
Non resta che aspettare di poter godere dell’album nella sua interezza, storditi e ammaliati dalla singolarità di Merli Armisa, un autentico unicum nel panorama indipendente. Questa doppia uscita conferma la sua vocazione per la ricerca intrecciando suoni e prospettive inedite. Un artista che non si limita a scrivere canzoni, ma forgia veri e propri paesaggi sonori, scenari che parlano direttamente all’immaginazione.

MERLI ARMISA, nome d’arte di Michele Boscacci, è un musicista e cantautore nato a Sondrio nel 1996. La sua passione per la musica si sviluppa in un ambiente familiare dove la chitarra ha sempre avuto un ruolo centrale grazie al padre, membro della storica band Asma, che fin da piccolo ha stimolato la sua curiosità e voglia di suonare, così come quella del fratello Carlo Boscacci, divenuto poi frontman dei Ricche le Mura nonché penna del progetto Bosco da Soma. Autodidatta per vocazione, sviluppa uno stile unico caratterizzato dalla spontaneità e da un suono genuino che tutt’oggi caratterizza la sua produzione artistica. Durante l’adolescenza, inizia a fare esperienza live in cover band composte da amici, ed è in quel periodo che nasce la sua inclinazione a scrivere canzoni originali, prima in inglese e poi in italiano, con l’obiettivo di creare qualcosa di personale e lontano dalle convenzioni. Tra sonorità lo-fi, sghembe e distorte, le sue influenze spaziano da Ben Howard a King Krule, Alex G, Mount Kimbie e Mac DeMarco, traducendosi in un alt pop sognante e graffiato.
Gli anni universitari a Milano, dove studia Ingegneria Energetica, si alternano con i weekend a Sondrio, rigorosamente dedicati alla registrazione delle sue demo. La determinazione è la chiave di volta. Inizia così il percorso che lo porterà alla realizzazione nel 2021 del suo disco d’esordio Lleb, un lavoro che si distingue per la sua sincerità ed autenticità ricevendo subito l’attenzione degli addetti ai lavori, tra cui Rockit, che lo inserisce tra i migliori dischi dell’anno. Il successo dell’album apre le porte al suo primo
tour estivo nel 2022, supportato da Panico Concerti e Dischi Sotterranei e culminato con il debutto al MIAMI Festival. Tuttavia, come accade nelle storie più emozionanti, il suo cammino subisce una battuta d’arresto quando un grave incidente in moto lo costringe a fermarsi, mettendo in pausa lo slancio crescente che il progetto stava acquisendo.
Dopo un lungo periodo di convalescenza, finalmente il 2025 segna il suo definitivo ritorno sulle scene con un secondo album in arrivo in primavera per Dischi Sotterranei. Primo estratto dal disco è il singolo Capelli Argento, fuori il 26 marzo, seguito dalla doppia release KOTO & Al cader della giornata, ultimi brani in uscita il 25 aprile.

Exit mobile version