Dopo il suo ultimo album, Nicolaj Serjotti torna sulla scena musicale con un nuovo progetto – la verità è che non se ne era mai andato, ma adesso ha trovato qualcosa da volerci dire. E lo fa con un doppio singolo Side A Side B, fuori giovedì 7 dicembre per La Tempesta Dischi. Due brani, “ADSL” e “BLEAH“, che vedono alle produzioni gli amici Fight Pausa e Generic Animal, e, per la prima volta, anche due featuring.
Nel Side A del progetto, infatti, troviamo Marco Fracasia, uno dei cantautori più interessanti dell’attuale panorama italiano, con cui Nicolaj Serjotti ha scritto ADSL: una traccia dalle sonorità cupe che parla di sofferenza digitale, stato d’animo personale dell’artista, ma condivisibile da un’intera generazione. Il titolo del brano nasce dal synth del ritornello,“che salta”. Termine azzeccato per esprimere la riflessione di questo brano sulla vita dietro a uno schermo a cui tuttә sembriamo essere destinati, volendo oppure no, in uno “zombiescrolling” infinito per alienarci dalla realtà. Così “ADSL” diventa un brano evocativo con cui empatizzare e, magari, trovare un po’ di conforto, una sorta di giustificazione corale alla nostra condizione.
Il side B dell’EP è “BLEAH”, scritto a quattro mani con Rareș, un altro nome di punta della nuova generazione cantautorale italiana. La traccia, dal groove accattivante, parla di dubbio, di periodi di passaggio, di non sapere bene in che direzione andare, di mettere tutto in discussione, ma di farlo sempre con serenità. Un brano introspettivo in cui Nicolaj Serjotti riflette sullo scorrere del tempo e le incertezze che comporta, qui affiancato dalla voce, e dalla penna, di Rareș in un ritornello-tormentone che parla di distanza e di vicinanza, e di come a volte siano praticamente la stessa cosa.
Non meno importante l’aspetto visivo di Side A Side B. Affidato alle foto scattate da Christian Kondic, l’immaginario che fa da cornice al progetto evidenzia la ricercatezza artistica di Nicolaj Serjotti e la cura del dettaglio che investe in ogni suo lavoro. Uno shooting ai piedi degli Spomenik, imponenti monumenti di cemento sparsi tra i paesi dell’Ex Jugoslavia, arricchisce di immagini suggestive il progetto, non solo per l’aspetto estetico del risultato, ma anche per il suo impatto emotivo. Come dice lo stesso Nicolaj, ritrovarsi davanti a questi colossi abbandonati è un po’ come entrare in un altro mondo, un’altra dimensione ferma nel tempo in cui andare a caccia di giganti grigi in mezzo alle montagne. E una dimensione sospesa nel tempo è anche il suo Side A Side B, un progetto nato da tracce nel Drive, da una strofa che ti ronza in testa e da amici a cui affidare un momento di disconnessione dalla realtà, alla ricerca delle grandezze che ancora possono emozionarci.