“Solo Dio basta” è il titolo del nuovo singolo lanciato dalla cantautrice MIRAEL con videoclip.
Presente su Spotify e sulle piattaforme musicali, è un inno pop alla speranza per il nuovo anno, tipicamente energico e solare nello stile dell’artista.
È tratto dall’album ”Sentire l’Amore”, un viaggio dell’anima alla ricerca dell’Amore che raccoglie 15 brani composti da MIRAEL nei testi e nella musica dal pop al reggae, dall’orchestra ai suoni elettronici. L’album è disponibile in formato digitale e fisico sul sito www.miraelshop.it.
“Capita di smarrire le certezze di sempre, di sentirsi soli e abbandonati. Di perdere lentamente o improvvisamente qualcosa o qualcuno. Ma è proprio in questi momenti – spiega l’autrice – che il cuore si accorge di non essere mai veramente solo”. Così MIRAEL presenta il suo terzo videoclip musicale “Solo Dio basta” che definisce “la colonna sonora dei momenti più intimi dell’anima”. Fa seguito ai precedenti “Sentire l’Amore”, che dà titolo all’album e “La tua ferita” girato sulle antiche Mura della Città di Ferrara patrimonio UNESCO dell’Umanità.
Il brano “Solo Dio basta”, musica e testo di MIRAEL, è una produzione Suonamidite Mixstudio diretta dal producer Mario Costanzi con arrangiamenti del M° Alberto Piva e orchestrazioni del M° Filippo Rubini. Il video è stato girato nella storica location Villa Horti della Fasanara in Ferrara, già riserva della Corte Estense, con la regia di p. Massimiliano Maria Degasperi, riprese e post produzione di Fabrizio Oggiano, asistente operatore Gianluca Moretti e un cast di attori composto dal protagonista Giovanni Zerbinati, Giulia Sgarbi e Grace Elisabeth Ferri con la partecipazione di Diletta d’Andrea, Vittorio Venturelli, Elda Filia e Chiara Baroni. Nello scorrere della story, immagini di MIRAEL e della sua band con Mario Costanzi alla chitarra, Alberto Piva al pianoforte, Vincenzo Pisciotta al basso e Lino Amico alla batteria.
“Ma l’Amore dov’è?” chiede MIRAEL nel suo nuovo video. Ancestrale domanda che spesso spiega tanti comportamenti umani per i quali si arriva a dipendere da qualcosa, o qualcuno, che alla fine non basta mai. Forse nella continua sete di amore dell’uomo – rivela il brano – c’è qualcosa di più prezioso di un bisogno fisico e di una necessità materiale. Il desiderio spirituale di qualcosa, qualcuno, che veramente sazi nel profondo. E anche “quando ormai ho perso tutto”, come dice il testo, rimanga presente. Nella mancanza, basti a riportare speranza nella paura, pace nel travaglio, compagnia nella solitudine, Amore nel dolore.
“I corsi e ricorsi storici permettono di attingere inesauribilli risorse interiori da figure del passato” spiega MIRAELche per la composizione ha tratto ispirazione dalla celebre carmelitana spagnola S.Teresa d’Avila autrice de “Il Castello interiore”, della quale fa rivivere una famosissima frase: “Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta”. Una frase che l’artista rievoca dedicando il suo brano a chi ha perso qualcosa o qualcuno e cerca una luce nel proprio castello interiore.
Una nuova originale produzione audiovisiva che sta dando molte soddisfazioni all’artista e allo Staff Sentire l’Amore che ha intensamente lavorato per donare alla musica e alla cultura un nuovo messaggio di speranza. Come dice MIRAEL nel suo motto:“Ci sono corde dell’anima che solo la musica può toccare, vuoti che solo l’Amore può riempire” e l’augurio di tutta la produzione è che anche questo nuovo videoclip possa toccare il cuore di chi ne ha bisogno e fare, ancora una volta, Sentire l’Amore.
Una location ferrarese d’eccezione: Villa Horti della Fasanara a pochi passi dal Castello Estense e dal Palazzo dei Diamanti, uno dei luoghi più romantici e affascinanti della città di Ferrara, in cui storia, arte e natura si intrecciano in una splendida cornice rinascimentale già riserva dei nobili Estensi. La scelta di questa elegante dimora rispecchia l’atmosfera nobile dell’anima umana. Eppure la trama del video, con attore protagonista Giovanni Zerbinati, incarna la quotidianità terrena di eventi e sentimenti tra i quali essa vive ogni giorno. Tra questi il fallimento, l’abbandono, la perdita e lo smarrimento molto diffusi in questo momento, ma affatto nuovi alla storia e all’arte.