A volte le persone non credono di meritare cose belle, e quindi passano la propria vita a digiuno di emozioni ed esperienze vere.
Il problema è che il digiuno ha una certa conseguenza che non può essere ignorata: la fame.
E la fame porta a volere, tutto insieme, tutto quello che si riesce a prendere.
Nel bene e nel male.
Möly parla di questo in “Vivere a Digiuno”, l’EP che chiude l’arco narrativo iniziato con il doppio “Ti amo/Ti odio”.
Esplora le cose buone e le cose terribili cercate ed accettate per questa fame di vita obnubilante.
Questo è rispecchiato anche nei suoni e nei generi dell’EP: lo scopo non è quello di costruire a tavolino un sound familiare e “coerente”, ma è la coerentissima ricerca di un soundscape che faccia costantemente provare qualcosa, che metta a disagio, che risuoni autentico.
La scelta operata nei suoni e nelle reference riflette l’eclettica e instancabile fame di tutto, che è al cuore di questo lavoro. Möly è una ragazza ed un’artista che vuole ancora di più, come sempre, da se stessa e da tutti. E questo EP ne è il manifesto.