Fuori da venerdì 10 settembre per Visory Indie il nuovo singolo di Limoni, cantautore tra i più promettenti della scena indie emergente italiana. “Voglio una tipa coi capelli blu” è un pezzo con cui Limoni si propone ancora una volta di esorcizzare le delusioni del passato. Il brano, intriso del sentimentalismo caratteristico del cantautore, è prodotto da Node e si distingue dalle precedenti pubblicazioni, strizzando l’occhio al pop-punk e a sonorità synth-pop.
La tipa coi capelli blu è lo stereotipo della ragazza alternativa, l’esasperazione di un concetto che, tuttavia, sarà destinato a rimanere un ideale irrealizzabile relegato nella fantasia dell’artista. Quella ragazza non esiste e, pur ricercandola in ogni sguardo, l’autore rimarrà costantemente deluso, poiché di fatto nessuna sarà mai sufficientemente “blu” (Limoni)
Cantautore ferrarese, Limoni scrive musica e tiene concerti sin dall’età di 13 anni. Ama il vino rosso e ha un talento per l’incasinarsi la vita. Studia pianoforte presso il conservatorio della sua città e contemporaneamente milita in diverse band alternative generando il malcontento di parecchi insegnanti della scena classica, che lo identificano come un artista controverso. Nell’estate 2017 un’amica lo fa appassionare alla scena indie e Limoni comincia a scrivere i primi testi in italiano, innescando un processo di rinnovamento artistico. Alcune sue esibizioni al pianoforte destano l’interesse di Kovoó Agency e Visory Records, con le quali firma il suo primo contratto discografico.
La sua musica, definita da alcuni amici “pop-strappavestiti”, è intrisa di citazioni autobiografiche e tratta di sfortune amorose, relazioni incasinate e struggimenti annessi. Nel 2021 vengono rilasciati i singoli Brucia la stanza, Stare Bene e C’est fini. Quest’ultimo viene subito inserito nell’ambita playlist editoriale Spotify Scuola Indie, classificando così Limoni tra i cantautori più promettenti della scena indie emergente italiana. Artista scrupoloso, cura ogni aspetto della sua musica, dalla composizione e stesura dei testi fino all’arrangiamento e alla produzione, venendo definito “un incubo” dai produttori con cui collabora per la maniacalità con cui affronta l’intero processo creativo.