Carlotta Sillano: il nuovo album è “Nella natura vuota dei simboli appassiti”
Nella natura vuota dei simboli appassiti è il nuovo album di Carlotta Sillano, in uscita venerdì 15 novembre per Incipit records/Egea, e prodotto da Taketo Gohara, il primo in italiano.
L’artista vercellese ha all’attivo 3 dischi in lingua inglese sotto il moniker Carlot-ta, dove sperimentazione musicale e una poetica colta si intrecciano creando canzoni dall’anima pop, capaci di stupire e raccontare grandi poeti del passato, luoghi sacri e profani. Il suo debut album ha ottenuto il Premio Ciampi per il miglior album d’esordio ed è stato nominato nella cinquina delle Targhe Tenco come miglior opera prima.
Nella natura vuota dei simboli appassiti è un’opera intensa e ricercata composta da 10 brani che esplorano temi sulla natura, la conoscenza e la memoria. Attraverso un raffinato chamber pop, che fonde eleganza e oscurità, l’album si muove tra sonorità folk ed elettroniche: pianoforti, tastiere, synth, archi, organi e percussioni si intrecciano a liriche complesse ma dirette, dipingendo un immaginario vivido e fuori dal tempo che evoca scenari che spaziano tra luoghi naturali, simbolici e privati.
I brani sono ambientati in spazi ampi e affascinanti, come montagne sacre, laghi artificiali e giardini rinascimentali, ma anche in universi simbolici ricchi di monumenti, icone e wunderkammer. Al centro di tutto si trovano anche elementi personali e intimi, legati agli oggetti, alla memoria e al pensiero.
“Quest’album è un repertorio personale di simboli, luoghi, miti, vocaboli. Non si tratta di rifugiarsi nella fantasia, ma di raccontare un livello poco distante dalla realtà. Sono ricordi di passati mai vissuti o illusioni che nascono da immagini e oggetti incontrati o che stanno nell’immaginazione di qualcun altro e di cui mi approprio, trasformandoli. C’è poi il tema del ricordo, della volontà di conservarlo oltretempo o di cancellarlo, un argomento collettivo che mi interessa molto, soprattutto quando questa necessità di ricordare si trasforma in oggetto, collezione, museo, monumento e diventa ingombrante o affascinante, commovente o divisiva.”
Nella natura vuota dei simboli appassiti é stato registrato tra Islanda e Italia, con la produzione elettronica di Corgiat e la partecipazione di Alessandro “Asso” Stefana, Paolo Pasqualin, Cecilia Lasagno, Christopher Ghidoni e il quartetto Edodea arrangiato e diretto da Stefano Nanni. Tutte le musiche e i testi sono di Carlotta Sillano.
Carlotta Sillano nasce a Vercelli nel 1990. Suona il pianoforte, la chitarra e gli strumenti a tastiera. La sua musica è stata descritta come la sintesi tra una certa complessità formale e un puro spirito pop. Costruisce un immaginario sfaccettato e personale che descrive paesaggi oscuri e rocciosi, attinge alla letteratura classica, alla mitologia, parla di amore e morte in modo tragico, ironico e divertito.
Ha pubblicato tre album con il nome d’arte Carlot-ta: Make me a picture of the sun, 9 canzoni che utilizzano testi poetici di autori noti – Emily Dickinson, T.S. Eliot, Charles Baudelaire, William Blake e che ha ottenuto il Premio Ciampi per il miglior album d’esordio, il Premio MEI Supersound come miglior disco dell’anno ed è stato nominato nella cinquina delle Targhe Tenco come miglior opera prima; Songs of mountain stream, un disco dedicato alle Alpi occidentali, prodotto da Rob Ellis e Murmure, un esperimento per organo a canne, voce e percussioni prodotto da Paul Evans. Alla pubblicazione del disco ha fatto seguito un tour che ha attraversato chiese, templi, auditori.
Ha all’attivo centinaia di concerti e performance. Le sue musiche sono state utilizzate per il cinema, per il teatro e per spot pubblicitari. Dal 2021 collabora con la compagnia teatrale italo-australiana Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre. Fa parte del collettivo multidisciplinare Ant mill, nato nell’ambito di Fondazione Pistoletto.
Parallelamente all’attività musicale, ha conseguito un dottorato di ricerca in Digital Humanities all’Università degli studi di Genova. Si occupa di progetti di ricerca connessi al tema del rapporto tra suoni e luoghi geografici. Dirige il festival di musica e narrazioni La notte del re di biss, a Civiasco, in Valsesia.
