FIESTA ALBA: il primo full length è “Pyrotechnic Babel”

Venerdì 21 marzo 2025 esce “Pyrotechnic Babel“, primo full length della misteriosa band Fiesta Alba. Anticipato nelle scorse settimane dal singolo “No gods no masters“, viene pubblicato in digitale e CD dalle etichette neontoaster multimedia dept. e Bloody Sound.
“Pyrotechnic Babel” è il primo album ufficiale dei Fiesta Alba, il secondo lavoro della band dopo l’omonimo EP pubblicato nel 2023. Oltre quaranta minuti di musica complessa e multiforme, in cui i linguaggi e le tematiche dell’apprezzato esordio vengono approfonditi, ridefiniti e spinti a un livello superiore.
Il titolo stesso, “Pyrotechnic Babel”, è un manifesto sonoro: un punto di partenza ancorato al math rock, che si apre però a una fusione libera di generi, timbri e linguaggi. Poliritmie africane, dub, minimalismo colto del Novecento americano, loop-tronica, progressive, jazz inglese contemporaneo, drum’n’bass. Un mosaico sonoro in cui le influenze si sovrappongono e si intrecciano, generando un’energia cinetica, un’esplosione di colori, una vera e propria babele pirotecnica.
Dopo aver raccolto voci dall’Italia, dagli Stati Uniti e dall’Africa nel loro primo lavoro, i Fiesta Alba ampliano ulteriormente l’orizzonte: in questo nuovo album si uniscono cantanti e rapper dal Giappone, dalla Mitteleuropa, dall’Africa e ancora dall’Italia. A loro si affiancano pensatori radicali, filosofi e narratori contemporanei, che, sostenuti dalle trame musicali oblique del gruppo, danno voce alle contraddizioni e alle complessità del presente.
Nati in un contesto periferico, ma con una vocazione dichiaratamente internazionale, i Fiesta Alba proseguono il loro percorso di esplorazione sonora e culturale. “Pyrotechnic Babel” è un secondo passo ambizioso: un disco che si nutre di voci, suoni, idee e battaglie da ogni angolo del pianeta.
La musica dei Fiesta Alba è una miscela dinamica di suggestioni, influenze e sperimentazioni, volta a tracciare un percorso autentico nell’evoluzione del rock alternativo. Prendendo le mosse da una personale interpretazione del math rock anglosassone, la band mira a superare i confini di genere attraverso un’ibridazione audace con poliritmie africane, loop-tronica, dub, hip-hop, progressive e drum’n’bass. Pur mantenendo una forte identità strumentale, i Fiesta Alba arricchiscono il proprio sound con voci provenienti da ogni angolo del mondo, dando a ciascun brano un’impronta unica e contaminandolo con elementi di punk, rap e afrobeat. Il risultato è un caleidoscopio sonoro ipercinetico e raffinato, capace di spingersi sempre oltre e di affascinare pubblico e critica, come dimostrato dall’entusiasmo suscitato dal loro EP d’esordio. Questa ricerca si amplifica ulteriormente nel primo album, Pyrotechnic Babel, dove la band continua a esplorare territori inediti e a sfidare le convenzioni. Il loro approccio, intriso di sperimentazione e anticonformismo, si pone in contrasto con un panorama musicale sempre più ingabbiato nei generi e nei dettami imposti dagli algoritmi. Le influenze dichiarate spaziano dai Battles ai King Crimson, passando per I Hate My Village, Kae Tempest, Adrian Sherwood e Sons of Kemet, fino a toccare giganti come Brian Eno, Steve Reich e Fela Kuti. Un mosaico di riferimenti che riflette la natura fluida e in continua evoluzione della loro musica.