L’artista newyorchese Mat Maneri, che nel corso di venticinque anni di carriera ha definito la voce della viola e del violino nella musica improvvisata, e il pianista rumeno Lucian Ban, celebre per la contaminazione della musica folk europea col jazz. Insieme si muovono sulle tracce del grande compositore ungherese Béla Bartók, rivisitando la musica popolare dei Carpazi che tanto lo ispirò quando, all’inizio del XX secolo, raccolse e trascrisse numerosi brani provenienti dalla Transilvania. Nasce così “Transylvanian Dance”, secondo album del duo che sarà presentato a Firenze domenica 11 maggio alle 19.00 nell’ambito della rassegna Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali: un disco da poco pubblicato e già osannato dalla critica in cui le canzoni popolari dei Carpazi diventano trampolini di lancio per arrangiamenti che catturano lo spirito dell’originale aprendo al contempo nuovi orizzonti. Appuntamento al PARC Performing Arts Research Centre per un live firmato Toscana Produzione Musica, centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Maurizio Busìa e Francesco Mariotti e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze.

Registrati dal vivo nell’ambito del progetto Retracing Bartók a Timișoara, i brani racchiusi in “Transylvanian Dance” testimoniano la fine sintonia che Lucian Ban e Mat Maneri hanno raggiunto nella loro lunga collaborazione musicale, e a più di dieci anni dall’inizio del loro sodalizioproseguono la ricerca di un ideale di jazz da camera moderno. I due lavorano infatti insieme per la prima volta nel 2009  con l’ottetto Enesco Re-Imagined, che rivisita in chiave contemporanea l’opera del grande rumeno George Enescu. Con una lista di musicisti jazz di prim’ordine la band incide un album che si aggiudica il premio Miglior disco dell’anno della Jazz Journalists Association. Nel 2013 con ECM Records esce “Transylvanian Concert”, primo lavoro in duo che unisce ballate, blues, inni e improvvisazioni autografe plasmate dalla duplice tradizione del jazz e della musica da camera europea, acclamato dal Guardian per “la sua voce originale e la sua bellezza non ortodossa”. Seguono “Sounding Tears Trio”, con l’icona dell’avanguardia europea Evan Parker, il quartetto Dust di Mat Maneri, “Ash”, e nel 2020 “Transylvanian Folk Songs”, radicale rielaborazione dei Field Recordings di Béla Bartók con il leggendario jazzista John Surman. Nel 2023 Ban e Maneri pubblicano per Sunnyside Records “Oedipe Redux”, acclamata rilettura dell’opera “Oedipe” di George Enescu con un cast di celebri improvvisatori jazz contemporanei. Nel 2024 sempre la Sunnyside pubblica con successo “Blutopia”, quintetto guidato da Lucian Ban e Alex Harding con Mat Maneri, Brandon Lewis e il guru dells tuba Bob Stewart, e nello stesso anno per ECM esce “Transylvanian Dance”.

Sostenuto da Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, Toscana Produzione Musica è sistema di residenze artistiche, sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo. Un ente diffuso, con il PARC di Firenze quale campo base in asse con diverse realtà sul territorio di Pisa per promuovere una visione artistica aperta e costruttiva e portare nuovo ossigeno a un panorama infragilito dagli anni della pandemia, mantenendo quale elemento fondamentale l’alto livello qualitativo delle produzioni e il rapporto tra eccellenza della forma e profondità delle idee e dei valori intrinsechi nei singoli progetti.