Dopo il fortunato esordio nel 2021 con Lleb, il musicista e cantautore MERLI ARMISA, nome d’arte di
Michele Boscacci, fa il suo ritorno sulle scene con un secondo album dal titolo “Ortensie Comete“, in uscita il 23 maggio per Dischi Sotterranei.
Scritto, prodotto e registrato dallo stesso Boscacci tra Torino e Scarpatetti, il disco è frutto di circa quattro
anni di lavoro, un lungo periodo durante il quale l’artista ha portato avanti un’evoluzione sonora verso
territori ancora più remoti e suggestivi, pur mantenendo intatta l’essenza sognante e malinconica che da
sempre lo contraddistingue. Al pari del primo, anche il secondo album condivide l’origine autoprodotta e
le dimensioni intime e riflessive. Tuttavia, se Lleb volgeva lo sguardo al passato, Ortensie Comete vive di
ricordi guardando a tempi futuri, spazi distanti che producono memorie. Ed è proprio in questa
prospettiva unica, dove il presente viene vissuto come ricordo di un tempo lontano, che prendono vita i
sentimenti centrali di tutte le 13 canzoni. Un viaggio che esplora significati profondi attraverso immagini
che li rendono più vicini – i fiori, le stelle, il cielo, il sonno, il sogno, la sera – elementi naturali e quotidiani,
ma dal forte valore simbolico, capaci di restituire la semplicità, la vastità e la tiepida calma delle cose che
viviamo.
In termini musicali, il sound si discosta dalla pura estetica lo-fi orientandosi verso atmosfere più shoegaze
e ambient, con la presenza di chitarre iper-delayed o massicciamente distorte accostate a sonorità
sintetiche ed elettroniche vicine agli ultimi anni ’90. Queste combinazioni nascono anche da un cambio di
prospettiva negli ascolti, passando dalla musica americana a quella asiatica. In particolare, l’album riflette
l’influenza dell’ambient e del dub-rock giapponesi ispirandosi ad artisti come Susumu Hirasawa, Hiroshi
Yoshimura, Fishmans e Polaris, oltre a Number Girl, Supercar, Kaneko Ayano e Cornelius. Sul fronte
shoegaze, invece, le influenze provengono dalla scena sudcoreana, con riferimenti a Parannoul, Asian
Glow e Mid-Air Thief. Per la prima volta, la palette sonora del progetto si arricchisce introducendo il
pianoforte, la chitarra acustica e la batteria suonata da Giacomo Ferrari (Asino, Generic Animal, Liquami),
aggiungendo nuove sfumature e dinamiche. La produzione è stata affidata a Carlo L. Porrini, che ha contribuito a perfezionare il suono e la registrazione delle voci.
Continua ad essere parte fondamentale la collaborazione con il sax di Adalberto Valsecchi, già consolidata nel disco precedente. Nella settima traccia, si aggiunge la voce di Arianna Pasini
offrendo un inedito featuring, mentre le seconde voci di Beatrice Cervi accompagnano lungo l’intero
ascolto creando una continuità che lega ciascun brano.
Con Ortensie Comete, Merli Armisa conferma la sua capacità di raccontare storie emotive attraverso una
musica che esplora l’universale con un linguaggio sonoro unico, che fonde la malinconia con la speranza, il passato con il futuro. Un disco che invita a perdersi nei suoi paesaggi sonori e a ritrovare il senso di
meraviglia nelle piccole cose.

MERLI ARMISA, nome d’arte di Michele Boscacci, è un musicista e cantautore nato a Sondrio nel 1996. La sua passione per la musica si sviluppa in un ambiente familiare dove la chitarra ha sempre avuto un ruolo centrale grazie al padre, membro della storica band Asma, che fin da piccolo ha stimolato la sua curiosità e voglia di suonare, così come quella del fratello Carlo Boscacci, divenuto poi frontman dei Ricche le Mura nonché penna del progetto Bosco da Soma. Autodidatta per vocazione, sviluppa uno stile unico caratterizzato dalla spontaneità e da un suono genuino che tutt’oggi caratterizza la sua produzione artistica. Durante l’adolescenza, inizia a fare esperienza live in cover band composte da amici, ed è in quel periodo che nasce la sua inclinazione a scrivere canzoni originali, prima in inglese e poi in italiano, con l’obiettivo di creare qualcosa di personale e lontano dalle convenzioni. Tra sonorità lo-fi, sghembe e distorte, le sue influenze spaziano da Ben Howard a King Krule, Alex G, Mount Kimbie e Mac DeMarco, traducendosi in un alt pop sognante e graffiato.
Gli anni universitari a Milano, dove studia Ingegneria Energetica, si alternano con i weekend a Sondrio, rigorosamente dedicati alla registrazione delle sue demo. La determinazione è la chiave di volta. Inizia così il percorso che lo porterà alla realizzazione nel 2021 del suo disco d’esordio Lleb, un lavoro che si distingue per la sua sincerità ed autenticità ricevendo subito l’attenzione degli addetti ai lavori, tra cui Rockit, che lo inserisce tra i migliori dischi dell’anno. Il successo dell’album apre le porte al suo primo
tour estivo nel 2022, supportato da Panico Concerti e Dischi Sotterranei e culminato con il debutto al MIAMI Festival. Tuttavia, come accade nelle storie più emozionanti, il suo cammino subisce una battuta d’arresto quando un grave incidente in moto lo costringe a fermarsi, mettendo in pausa lo slancio crescente che il progetto stava acquisendo.
Dopo un lungo periodo di convalescenza, finalmente il 2025 segna il suo definitivo ritorno sulle scene con un secondo album per Dischi Sotterranei. Primo estratto è il singolo Capelli Argento, fuori il 26 marzo, seguito dalla doppia release KOTO & Al cader della giornata, ultimi brani usciti il 25 aprile. Il disco si intitola Ortensie Comete ed è previsto per il 23 maggio.