LABASCO annuncia “VELENO”

Dopo aver pubblicato i primi due singoli, “Giuseppe” e “Napoli Melancholia”, che hanno segnato il suo esordio con la famiglia di INRI Records/Metatron, Labasco torna con un nuovo brano che anticipa il suo primo progetto discografico in uscita prossimamente: “VELENO” sarà fuori venerdì 30 maggio su tutte le piattaforme digitali.
Il brano segna un ulteriore passo nella definizione della sua identità artistica, confermando un’estetica sonora personale e coerente, che si muove tra passato e presente, emotività e ricerca.
“VELENO” è una ballad intensa e malinconica, che racconta la fragilità di un amore impossibile. Un sentimento che si consuma lentamente, lasciando spazio alla consapevolezza, senza però perdere la delicatezza dello sguardo.
Il brano nasce come frutto di un lavoro corale, dove i legami tra gli artisti del roster diventano linfa creativa. INRI records è una famiglia artistica in cui collaborazione e supporto reciproco si trasformano in musica viva e autentica.
La produzione è firmata da GRND e Diora Madama, quest’ultima già protagonista della scena emergente e parte dello stesso roster artistico. Il suono del brano è costruito su un dialogo costante tra elementi tradizionali e moderni: la matrice napoletana convive con una scrittura contemporanea, sobria ma potente.
Spicca il contributo di THAEO, anche lui artista INRI, che ha suonato dal vivo i violini, aggiungendo profondità e respiro alla composizione. Il brano è completato da mandolini, chitarre classiche, autotune e vocal chops, tutti elementi che, pur appartenendo a mondi diversi, si fondono con equilibrio, dando vita a un’atmosfera sospesa tra nostalgia e speranza.
“Veleno” arriva dopo “Napoli Melancholia” e “Giuseppe”, i primi due singoli che hanno segnato l’inizio della collaborazione di Labasco con INRI Records. “Napoli Melancholia”, dipinge una città lontana dagli stereotipi: un fever dream di euforia, sesso e celebrazione che danza tra l’immobilità della provincia e il desiderio di fuga. “Giuseppe”, metà in napoletano e metà in italiano, esplora il conflitto tra identità e aspettative sociali, con un sound minimal e sperimentale che fonde tradizione partenopea ed elettronica contemporanea. Con questo brano è arrivato tra i finalisti della rassegna CIAO – Lucio Dalla.
Labasco è il figlio di una tensione tra sacro e profano. La stessa tensione che scorre tra l’infanzia nella provincia campana e la ricerca di un proprio spazio a Milano. Tra l’ispirazione profondamente radicata nella tradizione della canzone napoletana e l’identità pop internazionale che caratterizza i suoi brani, struggenti e coinvolgenti, queer e partenopei. Per il 2025 INRI Records/Metatron ha scommesso su questa identità fluida e già perfettamente matura. La scelta del nome d’arte non è casuale, deriva dal suo cognome, Basco, ma con una femminilizzazione che, durante la sua adolescenza, veniva usata per etichettarlo come diverso. Con l’adozione di “Labasco”, l’artista ha compiuto un vero e proprio atto di rivalsa, restituendo al nome una nuova dignità, carica di significato. In latino, infatti, “labasco” significa “vacillare”, un richiamo all’incertezza e alla vulnerabilità di chi è in cerca della propria strada, ma anche alla forza di non cedere nonostante le difficoltà.
