ALESSANDRO MARTINELLI: ‘SOLO’ è il secondo album neo-classico

Poliedrico artista, Alessandro Martinelli ha un passato nella scena techno-underground dove, con il moniker di Alex Mine, diventa in breve tempo tra i nomi più rispettati nella scena dei club in tutto il mondo. Il suo approccio all’elettronica risale al 2011, una scalata al successo in un tempo record che conquista big tra cui Richie Hawtin, Adam Bever, Carl Cox, Dubfire, Paco Osuna solo per citarne alcuni. Negli anni Alessandro non ha mai perso la passione per il pianoforte e, dopo il suo debutto al piano solo nel 2021 con l’album ‘Past and Present’, Martinelli è pronto al nuovo album, dal titolo ‘SOLO’, in arrivo il 7 marzo per Memory Recordings, l’etichetta di Fabrizio Paterlini con cui ha pubblicato anche il primo lavoro.
Interamente scritto e registrato da Martinelli, ‘SOLO’ contiene nove tracce minimal perfettamente combinate, un flusso emotivo e sonoro che rappresenta il passato e il presente di questo artista, un viaggio intimo dove la solitudine, sia fisica che emotiva, diventa protagonista. Il piano, unico strumento, simboleggia un’esperienza vissuta senza distrazioni, un atto di isolamento che libera dalla confusione esterna.
Ogni traccia esplora il conflitto tra il desiderio di connessione e il ritorno al passato. La ripetizione delle note non è prigionia, ma la chiave per evolversi, affrontando il dolore e la speranza di un nuovo inizio, trovando la pace nella solitudine.
Ci sono momenti nella vita in cui è necessario trovare il coraggio di seguire il proprio cuore. Alessandro ha vissuto uno di quei momenti quando ha deciso di mettere in pausa una carriera brillante nella musica techno, che lo vedeva protagonista nei club e festival di tutto il mondo, per tornare al suo primo amore: il pianoforte. Fin da piccolo, il pianoforte è stato il suo rifugio. Le prime lezioni extrascolastiche lo hanno fatto innamorare della musica, spingendolo a convincere i genitori a regalargli uno strumento e delle lezioni private. Presto, però, il desiderio di creare superò quello di seguire gli spartiti: la sua indole compositiva lo portava a scrivere brani propri, una passione che continuò a coltivare anche quando, da adolescente, suonava in band punk rock e new metal. A 18 anni, un grave incidente stradale cambiò la sua vita. Durante una lunga riabilitazione, Alessandro trovò conforto nella musica, consolidando il suo legame con il pianoforte. Una volta guarito, si avvicinò al mondo dei club, affermandosi rapidamente come DJ e produttore di successo internazionale sotto lo pseudonimo di “Alex Mine”. Nonostante i successi, il pianoforte è rimasto una costante. Durante la pandemia, con i tour sospesi e una storia d’amore tormentata alle spalle, Alessandro si è ritrovato solo con il suo strumento. In quel silenzio, ha trasformato le sue emozioni in musica, componendo brani che raccontano la sua malinconia e le sue fragilità. Oggi, il pianoforte è il cuore della sua arte, il luogo dove confluiscono tutte le sue esperienze e il punto di partenza per una nuova fase della sua carriera musicale.
