Esce il secondo album del chitarrista Andrea Zacchia, “Anemoia”, il primo pubblicato da Filibusta Records. Come per il precedente lavoro “HBPM” la formazione e’ in Hammond Trio con Pietro Caroleo all’Hammond e Maurizio De Angelis alla batteria. Il disco e’ stato registrato, missato e masterizzato presso il Fusion Music Studio di Monterotondo (RM) da Federico Palmieri.

L’anemoia è un sentimento di nostalgia per un tempo, un luogo, una persona, un’esperienza o una situazione che non si è mai conosciuta o vissuta. Il termine deriva dal greco antico ánemos e nóos.

“Anemoia” è un lavoro che esplora le possibilità espressive del jazz modale e del post-bop attraverso la dinamica e suggestiva formazione dell’Hammond Trio. L’album si muove tra strutture aperte e momenti di forte interplay, alternando progressioni armoniche sospese a sezioni più ritmicamente dense, dove il groove e la melodia si intrecciano in un equilibrio raffinato.

La chitarra, con un linguaggio che spazia dal fraseggio lirico a interventi più taglienti, guida il discorso melodico e dialoga costantemente con il resto dell’ensemble. L’organo Hammond costruisce tessiture armoniche ricche e stratificate, fungendo sia da fondamento ritmico che da voce solista. La batteria, con il suo approccio dinamico, sottolinea le transizioni tra le diverse sezioni, accompagnando il trio in un percorso che alterna episodi di forte intensità a momenti più rarefatti e contemplativi.

I brani si sviluppano attraverso un’architettura fluida, in cui le melodie evocano immagini di spazi aperti e scenari onirici, mentre l’improvvisazione diventa il fulcro espressivo della narrazione sonora. Anemoia è un disco che fonde sensibilità melodica e profondità ritmica, un viaggio tra colore, movimento e memorie, sospeso tra strutture solide e aperture verso l’ignoto.

Andrea Zacchia, classe 1984, è un chitarrista e compositore jazz che unisce sensibilità melodica e ricerca sonora. Si forma presso l’Università della Musica di Roma e la Fonderia delle Arti, affinando un linguaggio che spazia tra jazz modale, post-bop e influenze contemporanee.

Con all’attivo due album da leader e numerose collaborazioni in progetti di vario respiro, ha condiviso il palco e lo studio con musicisti di rilievo e ha collaborato con brand di fama nazionale. Il suo stile, caratterizzato da un forte senso narrativo e una profonda connessione con le radici della musica improvvisata, lo rende una voce originale nel panorama jazzistico italiano.