Cemento” è disponibile in tutti gli store da venerdì 8 novembre. Un brano che combina il rock malinconico delle strofe con un ritornello che apre ed affronta un tema profondamente attuale: l’incapacità di guardarsi dentro in una società dominata dalle distrazioni.

Attraverso la potente metafora del “cemento negli occhi”, Marcos descrive come la frenesia della vita moderna e l’incessante bombardamento di stimoli esterni ci impediscano di sviluppare una vera introspezione. In un mondo che propone continuamente modelli preconfezionati. “Cemento” invita ciascuno a trovare la propria strada, a non identificarsi con ciò che possiede, ma a riscoprire se stesso oltre le cose materiali.

Come spiega Marcos: “Oggi siamo distratti da tutto, ci viene proposto un percorso senza che dobbiamo neanche pensarci. Ma alla fine, quando tutto il superfluo svanisce, chi non ha mai scavato dentro di sé, rischia di cadere. ‘Cemento’ è un invito a liberarsi da ciò che ci acceca e a riscoprire la nostra vera essenza.”

Con “Cemento”, Marcos propone un viaggio musicale e personale che parla a chiunque cerchi un modo per rimanere autentico in un mondo sempre più superficiale.

Il brano è un viaggio musicale che fonde introspezione e momenti esplosivi. Disponibile da venerdì 8 novembre e distribuito da Stage One, si distingue per un sapore rock classico arricchito da influenze moderne, con un ritornello che incorpora elementi elettronici, creando un contrasto dinamico con le sue strofe più riflessive.

Con chitarre potenti e distorte, che richiamano le sonorità di band come Muse e Editors, “Cemento” mantiene una struttura solida e coinvolgente, caratterizzata da un crescendo emotivo che esplode nel ritornello. La produzione evoca lo stile diretto e autentico, che ricorda Sam Fender, con testi carichi di significato e arrangiamenti che bilanciano potenza e vulnerabilità.

A livello testuale, “Cemento” esplora la difficoltà di guardarsi dentro in una società costantemente distratta, e la parte musicale riflette perfettamente questo dualismo: momenti di riflessione si alternano a improvvisi scoppi sonori, simboleggiando la lotta interiore tra introspezione e distrazione esterna. Le influenze dark della produzione musicale sottolineano questa tensione, mentre la voce di Marcos, carica di emozione, guida l’ascoltatore attraverso questa battaglia interiore.