Esce il 7 luglio ‘Epicentro’, il nuovo album del cantautore marchigiano Comelinchiostro. L’album è stata anticipato dal brano “Tempi migliori.

9 canzoni, scritte e composte da Comelinchiosto che, anche in questo suo secondo lavoro, propone un percorso originale e fuori dagli schemi, fatto di canzone d’autore, teatro canzone e inserti parlati. Filo conduttore, un’elettronica presente mai invasiva, che rende riconoscibili i brani e li collega tra di loro in modo originale. «Epicentro nasce dall’esigenza di provare a dare un senso a eventi destabilizzanti e al modo apparentemente assurdo in cui il nostro paese cristallizza le situazioni invece di affrontarle – racconta Comelinchiostro. Nel mezzo, racconto le nostre fragilità e i nostri personalissimi modi di cercare di venirne a capo». 

Un album che si muove quindi tra chitarre, synth, sperimentazioni e rumori che rimandano al quotidiano, come gocce d’acqua, una sveglia che viene caricata o voci di bambini. In Epicentro si riconoscono echi di alcuni dei grandi cantautori del passato e non solo, inframmezzati da racconti che disegnano quadri di poesia realista.

Comelinchiostro, al secolo Giorgio Bravi è un cantautore marchigiano, in particolare da quella terra di mezzo che collega le Marche, l’Umbria, la Romagna e la Toscana. Influenzato dal Teatro Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dal folk e dal cantautorato italiano ma fortemente contaminato dal pop elettronico del nord Europa e dall’alternative-rock italiano.

Il concetto di tempo, la relazione che c’è tra il tempo che passa e la vita della gente e un’indagine attenta sull’anima e sui motivi profondi che orientano i comportamenti degli esseri umani, sono centrali nella sua produzione artistica; tutti elementi che si ritroveranno forti nel primo disco da solista: “di che cosa hai paura?”.