I CRP- Collettivo Rivoluzionario Protosonico ritornano con “Screpolano“, secondo singolo estratto dall’album “Al Diavolo”, disponibile dal 16 maggio.

Un brano di impatto e di sensibilità dark nell’osservare una parte di umanità costretta e pressata dalla società contemporanea all’ assistere ogni giorno ad orrori, per cui, come recita il testo in stile quasi mantrico, “screpolano gli occhi”.

Il nuovo album Al Diavolo della band di Capannori (LU), costituita da Gianmarco Caselli, Andrea Ciolino e Chiara Venturini è stato presentato il 18 marzo scorso al negozio di dischi Sky Stone & Songs da un grande nome della musica underground italiana, Dome La Muerte, ed è stato seguito dal live Data Zero ad Hacking Labs a Capannori.

L’uomo si ritrova schiacciato fra strette mura di un mondo sempre più difficile da abitare fra guerre, ansie e paure per un futuro sempre più incerto e da cui sembra impossibile scappare: una situazione in cui ogni azione sembra ripetersi sempre uguale ogni giorno senza sviluppo ma nella quale talvolta si trova la luce in modo istantaneo e irrazionale. 

La società spesso è un incubo in cui l’uomo deve cercare di sopravvivere e resistere, nella migliore delle ipotesi, riuscire a trovare un modo per rendere tutto, invece, meraviglioso. Chi non ci riesce vive come in una dimensione angosciata e mostruosa. Poi magari, dopo tanto soffrire, uno muore e va all’inferno.

Il video è stato realizzato con la partecipazione di Elettra, Mirko Bernardi, Moreno Lencioni e con la collaborazione di Hacking Labs

CRP – Collettivo Rivoluzionario Protosonico è un gruppo industrial post-punk italiano nato a Capannori nel 2022 composto da Gianmarco Caselli, Andrea Ciolino e Chiara Venturini.

Il termine “Collettivo” è dovuto al fatto che la band cerca di interagire e collaborare con altre realtà e con altri artisti.

“Rivoluzionario” perché la scrittura dei brani parte prima di tutto da una ricerca musicale che non si rivolga esclusivamente al compiacimento delle dinamiche di mercato, in un’epoca in cui l’omologazione culturale è fortissima.

“Protosonico” perché l’intento è quello di fare una musica per certi versi più “primitiva”, in grado di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore.