Dopo il primo volume presentato in esclusiva a Time Square, Deborah De Luca torna a farci ballare il 21 marzo con “HARD POP Vol.2“, un album che fonde ancora una volta il mondo dell’elettronica con influenze pop e urban, mantenendo il suo inconfondibile stile energico e sofisticato.
Le recenti collaborazioni con Nelly Furtado, Cesare Cremonini e Achille Lauro fanno da ponte tra il primo HARD POP e questo nuovo disco, che si apre a collaborazioni inedite e sorprendenti, remix esclusivi e brani originali pensati per far vibrare i dancefloor di tutto il mondo.
In questa nuova release, la DJ e producer esplora sonorità ancora più intense e dinamiche, mescolando melodie emozionali, bassi potenti e groove psichedelici: con brani sorprendenti e irresistibili Deborah De Luca si riconferma la regina della techno internazionale.
“HARD POP Vol.2” è un viaggio sonoro che spazia tra ritmi serrati e momenti più introspettivi, dimostrando ancora una volta la capacità di Deborah De Luca di innovare e sperimentare, senza mai perdere il contatto con la sua anima underground.
L’album sarà disponibile dal 21 marzo 2025 su tutte le piattaforme digitali e in formato vinile con sole 100 esclusive copie numerate.
Nata all’ombra delle Vele di Scampia Deborah De Luca è un personaggio assolutamente unico, all’interno della club culture contemporanea. Attenzione: non è solo questione di numeri (che comunque sono enormi, un esempio fra tanti, gli oltre 30 milioni di stream del suo remix techno di “Children” di Robert Miles). Non è questione di semplice popolarità, anch’essa enorme e su scala ormai globale (come testimoniato dalle migliaia di persone che accorrono a vederla ad ogni singola esibizione in qualsiasi nazione e continente si trovi a suonare, o dall’essere stata ad oggi la prima ed unica dj italiana ad esibirsi a Times Square, a New York, forse la piazza più famosa al mondo, per la presentazione ufficiale dell’album “Hard Pop” – unici altri suoi connazionali ad aver avuto questo privilegio sono stati finora i Måneskin, giusto per dare un ordine di grandezza alle cose). Non è nemmeno questione di essere popolarissima sui social, o di aver dato vita ad alcuni eventi on line particolarmente iconici.
No. Non è niente di tutto questo. O meglio: tutto questo è una conseguenza. Conseguenza di una determinazione feroce, nata guadagnandosi da vivere da sola, senza scorciatoie, senza favori, accettando anche i lavori più umili, contando unicamente su se stessa, per aver la certezza di non dover mai niente a nessuno. E conseguenza poi dell’aver voluto giocare sempre alle sue regole del gioco: la sua visione sonora dove la techno più comunicativa e sfrontata incontra frammenti di totale ed assoluto pop è qualcosa che l’ha caratterizzata fin dal giorno uno, questo quando ancora si pensava che la techno “dovesse” essere fatta in altro modo, aver altri riferimenti, seguire altri canoni.
A Deborah non importa, non è mai importato. A lei interessa solo ed unicamente essere sincera: con se stessa, con chi la segue, con chi la ama e supporta. Sincera e senza sconti. I suoi dj set, così come le sue produzioni, la rappresentano al 100%. Racchiudono il suo background culturale, il suo mondo. Racchiudono la sua attitudine, la sua feroce motivazione, racchiudono la sua voglia di non porsi mai il problema di seguire o non seguire delle mode, racchiudono anche la sua infanzia, fotogrammi del cuore, le sere passate assieme a suo padre ad ascoltare musica appena lui finiva duri turni al lavoro, immergendosi nei classici degli anni ’60, ’70, ’80 – con l’emozione di soffiare sulla puntina, per far suonare meglio vinili già consumati dagli ascolti e dalle emozioni. Sì: sincerità, autenticità ed intensità dovrebbero essere più forti di ogni moda, di ogni scelta di comodo. Quante volte ce lo stiamo dimenticando, oggi?
Sincerità ed intensità possono essere però armi fuori fuoco, se non si conosce l’alfabeto del dancefloor. Guardare Deborah in console mette a tacere ogni dubbio. Il rapporto che crea col pubblico, dai fan di vecchia data alle persone che pensavano giusto di passare per “…provare a dare un’occhiata”, è magnetico. Il suo approccio alla techno, crudo e senza timidezze, non fa prigionieri. Le traiettorie emotive che disegna, mai piatte e mai banali, sono ferocemente efficaci e seducenti. Chi non ci crede o dubita, facile non l’abbia mai vista in nemmeno una delle sue infinite date ormai ai quattro angoli del globo. Quanto vale il parere di chi parla solo per sentito dire?
E al di là poi delle parole, ma anche al di là dei crudi numeri e dei fatti nel qui&ora e dell’hype, c’è qualcosa di più: c’è la persistenza nel tempo. Una label che ormai ha più di dieci anni (Sola_mente, nata nel 2013, una “casa” dove poter operare in totale libertà e senza condizionamenti); la capacità di essersi costruita una carriera passo dopo passo all’inizio con le proprie forze, in totale indipendenza, arrivando ad essere oggi una delle dj più richieste dal mercato; tre album, oltre a una lunga teoria di release, di mixati, di collaborazioni, di set speciali in luoghi non convenzionali ed emotivamente forti.
Tutto questo è un messaggio chiaro: e soprattutto, nella techno di oggi, è un messaggio raro. Maledettamente raro, maledettamente vero, maledettamente importante.