Torneremo a Guardare le Stelle” è un grido di liberazione, una riflessione cruda e lucida sulla disumanizzazione imposta da una società fondata sulla mercificazione e sull’alienazione. Il brano si muove tra fragilità e rabbia, trasformandole in consapevolezza e riscatto. Una narrazione collettiva ma intima, che rivendica il diritto di riscoprirsi umani, autentici, liberi dai condizionamenti e dagli impulsi compensatori che ci trascinano lontano da noi stessi.

Il singolo è un manifesto poetico e politico che risuona con l’urgenza del presente, un invito a sollevare lo sguardo e tornare a immaginare. Perché in un mondo che ci vuole consumatori più che persone, guardare le stelle diventa un atto di resistenza.

Tratto da “Merce“, in uscita il 25 maggio, l’album contiene 14 tracce che mescolano vecchia e nuova scuola, senza etichette né compromessi. I Frammenti attraversano le contraddizioni dell’esistenza con la lucidità di chi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Un viaggio che parte dal personale per diventare collettivo, che celebra le radici e chi ha tracciato la strada prima di noi.

Con “Merce”, I Frammenti riaffermano la loro attitudine libertaria e situazionista, la stessa che li ha portati a calcare oltre 500 palchi in tutta Europa, a intrecciare hardcore, wave e suggestioni progressive, e a rimanere una voce imprescindibile nella scena underground italiana.

Il brano è accompagnato da un videoclip disponibile su Instagram, diretto da Luca Saini, voce dei Frammenti. Il video traduce visivamente questo panorama distorto: un collage di cliché digitali in cui ribellione ed edonismo si confondono. Violenza patinata, street-wear, politica fast-food e sottoculture underground si fondono in un unico flusso pop. Un montaggio serrato che combina archivi personali, immagini di library e frammenti rubati per creare un divertissement feroce, un “blob” che graffia lo schermo e provoca lo spettatore, rifiutando ogni neutralità visiva.