GOOD MORNING CERNOBYL’: fuori il nuovo lavoro discografico “UNDERFAITH”
Con “Underfaith”, i Good Morning Cernobyl’ esplicitano la loro visione critica e diretta su un tema spinoso e attuale.
Ispirato dalla frase «No single book were behelden by me – Oh, no question I cannot do answer», tratta da “Quintessence” dei Darkthrone, il singolo è un atto d’accusa contro ogni forma di dogmatismo ideologico e religioso.
Nel mirino finiscono le imposizioni estetiche e comportamentali, le guerre, le crociate moderne condotte in nome della fede. I GMC rispondono schietti e determinati: “Siamo dalla parte dei bambini, siamo dalla parte della pace”. Ma alla fine la domanda si fa inevitabile: “È questo il vostro Dio?” La risposta è chiara: la verità non si trova in un libro.
Il videoclip che accompagna “Underfaith” è ambientato in una chiesa in rovina, simbolo visivo del messaggio del brano. Protagonista, una figura di rottura: una prete donna che, impugnando un libro che ricorda Covenant dei Morbid Angel, celebra un anti-esorcismo sulla band stessa.
C’è da aspettarsi un brano black metal, giusto? Sbagliato.
“Underfaith” è puro punk. Un riff grezzo e frontale, un ritmo serrato, e tutta la rabbia del punk ruvido e veloce diventano veicolo di una riflessione cruda e onesta su come anche i gesti più quotidiani siano condizionati da ideologie antiche, mai veramente messe in discussione.
I Good Morning Cernobyl’ nascono a Perugia nel 2018 e propongono un punk energico con testi in inglese. Hanno all’attivo un EP omonimo, lo split “Coverbyl #1 – Playing the Lockdown”, e il primo full-length “No Time to Fear”, accolto con entusiasmo da critica e pubblico europeo. Dopo numerosi live, tra cui l’Humus Festival e un tour in Germania, nel 2024 la band è tornata in studio per una nuova serie di uscite realizzate in collaborazione con Sorry Mom!.
La formazione attuale vede Giuliano Picciafuoco, Massimo Margaritelli, Lorenzo Bonamente e Gabriele Mameli: una line-up pronta a scardinare certezze a colpi di feedback e verità scomode.