Star’s End”, il nuovo singolo degli Helikon, è un viaggio crudo e potente tra luce e oscurità, un tuffo nell’abisso emotivo che si apre quando tutto sembra crollare. Non è una ballata sulla fine — è un grido lucido, una riflessione elettrica sulla trasformazione che nasce proprio nel momento in cui ogni certezza si sgretola. La fine, qui, non è resa: è l’inizio di qualcos’altro. È la scintilla che accende un nuovo fuoco.

La traccia racconta la paura dell’ignoto, il dolore della perdita, la sensazione di essere sospesi nel vuoto. Ma sotto la cenere resta una fiamma. E quel fuoco cresce, vibra, brucia di cambiamento.

Il brano è un cammino tra rovine e stelle, una corsa a occhi chiusi verso il confine tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare. Parla a chi ha toccato il fondo e ha scelto di non spegnersi, ma di risalire. A chi ha perso tutto ma ha trovato se stesso in mezzo al silenzio.

“Star’s End” è un inno fragile e feroce alla rinascita, dalle sonorità prog affini ad Haken e Leprous. Perché anche quando l’ultima stella si spegne, qualcosa può ancora nascere. Qualcosa di nuovo. Qualcosa che suona vero.

Gli Helikon nascono in Italia nell’estate del 2016, come un progetto principalmente orientato verso la musica Thrash e Heavy metal. Fin dall’inizio hanno collaborato con Eagle Booking, grazie alla quale hanno iniziato a esibirsi sui palchi di eventi importanti. Tra i vari concerti, hanno avuto l’onore di condividere il palco con band come Rhapsody of Fire, Seventh Wonder, Manilla Road, Onkel Tom, In.Si.Dia, Picture, Furor Gallico e molte altre.

Il genere che attualmente esplorano è quello del prog metal.

Dal 2019 al 2023 hanno collaborato con Cerberus Booking e Ad Noctem Records. Attualmente, lavorano con Sorry Mom!