Ondanomala” è il titolo dell’ultimo brano dei Train To Roots.

Un rocksteady beat caratterizzato dalle calde melodie mediterranee del mandolino e della voce. Un brano che renderà impossibile restare immobili all’ascolto e che segna il definitivo ritorno alle origini della band sarda. Pronti a chiudere tutte le ultime produzioni edite e quelle ancora non edite in un disco che vedrà finalmente la luce verso la fine di questa calda estate.

“ONDANOMALA”, fuori per INRI su distribuzione ADA, è disponibile sulle piattaforme digitali, mentre il Lyric Video è visibile sul canale YouTube della band.

Un ringraziamento speciale ai ragazzi dell’Associazione Ondanomala per aver ispirato il brano e soprattutto per tutte le belle cose che fanno ogni giorno.

Nati in Sardegna nel 2004, i Train To Roots sono ormai da tempo una delle band più rinomate della scena reggae italiana e hanno conquistato il pubblico di centinaia di concerti in tutta Europa. Caratterizzati da una maturazione costante e da live esplosivi, nella loro discografia hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese.

Iniziano il loro percorso con l’album di debutto omonimo Train To Roots, a cui segue Terra e acqua con i featuring di Sargento Garcia e Ranking Joe, e che sarà rieditato nel 2009 con due bonus track, tra cui una collaborazione con Errol Bellot. Successivamente pubblicano Breathin’ faya e Growing che segna un punto di svolta per la band che porta un nuovo modo di lavorare e introduce nuovi stili della musica nera.

Il quinto disco Home, distribuito globalmente attraverso VPAL Music, vede la partecipazione dei connazionali Clementino, Madh, Levante e Lion D, oltre agli spagnoli Aspencat e Auxili. Il loro sesto lavoro è Declaration N° 6, composto da undici tracce inedite arricchite dalla preziosa partecipazione di Bunna, leader e voce degli Africa Unite, e del cantautore milanese Eugenio Finardi.

I Train To Roots in questi diciotto anni di carriera hanno incorporato alla loro musica numerosi elementi contemporanei e affrontato diversi cambiamenti in una crescita continua che nel 2019 li porta a indirizzare il treno nuovamente verso le radici in senso ampio, con un ritorno al roots reggae cantato in sardo e italiano, come si può già ascoltare nei loro ultimi singoli.