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Il raggiungimento del trentennale per una rassegna che ha sempre ospitato i progetti dei musicisti italiani, senza limiti generazionali e stilistici, dando spesso uno spazio significativo ai giovani e agli emergenti del jazz in Italia, è un fatto rilevante. Nei suoi tre decenni di vita, il festival “Iseo Jazz”, ovvero la casa del jazz italiano, ha tenuto a battesimo artisti che sarebbero poi diventati indiscussi protagonisti della scena jazzistica nazionale, ha realizzato un numero rilevante di progetti speciali, commissionati direttamente ai musicisti, e nel suo insieme ha ospitato uno spaccato esaustivo di tendenze e progettualità di ogni genere, portando sulle sponde del Sebino un numero di artisti che si avvicina sensibilmente al migliaio.

Da oltre vent’anni è stato inoltre istituito il Premio Iseo Jazz alla carriera, consegnato a musicisti, ma anche a operatori, studiosi e fotografi che hanno posto al centro la valorizzazione del patrimonio nazionale del jazz: un riconoscimento in cui troviamo riuniti i nomi di decine di personalità di primissimo piano del mondo musicale italiano.

Un percorso, quello di Iseo Jazz, accompagnato inizialmente dalla rivista “Musica Jazz”, ma che poi ha trovato un formidabile interlocutore in Rai Radio Tre, impegnata annualmente nella programmazione dell’antologia del festival, quindi nel patrocinio di MIDJ, l’autorevole associazione che riunisce i musicisti italiani di Jazz. Infine, dallo scorso anno, Iseo Jazz ha realizzato una partnership con le iniziative jazz dell’Accademia Tadini di Lovere (Bg), denominata “Le due rive del jazz”.

Un’altra preziosa collaborazione è quella con l’Accademia Vavassori, eccellenza italiana nel campo del tennis, che nel 2022 festeggia come Iseo Jazz il suo trentennale, partecipando da protagonista alla rassegna. Ci sono poi stati i Comuni che hanno preso parte al circuito legato al festival, in primo luogo Palazzolo sull’Oglio, ormai entrato stabilmente a far parte della rassegna, oltre a quelli del Sebino, da qualche anno rappresentati da Sale Marasino. Nel tempo, il festival ha ospitato mostre di pittura e fotografia di argomento jazzistico e ha contribuito alla realizzazione di compilation discografiche e di merchandising. Quest’anno, con una pandemia ancora in atto e una guerra che ha coinvolto l’Europa dopo settant’anni di pace, l’edizione del trentennale sarà adeguata ai tempi, ma sarà sempre legata alla filosofia che la anima fin dalla prima edizione, quella del 1993: dare spazio al mondo jazzistico italiano in tutte le sue forme. Ci sarà, così, un particolare sguardo alla storia, rivista con occhi contemporanei, sia per il centenario della nascita di Charles Mingus con la Lydian Sound Orchestra, sia nell’omaggio a Miles Davis da parte della Monday Orchestra o nello sguardo al percorso del piano jazz di Carlo Morena, ma anche nel progetto sulla canzone italiana in jazz di Enrico Intra. Enrico Pieranunzi presenterà un repertorio senza limiti, da Scarlatti a Morricone, mentre la vocalità afroamericana sarà rappresentata dalla cantante statunitense Joyce Yuille, senza dimenticare il chitarrismo dallo spirito latin di Fabrizio Bai. Infine, ci sarà l’omaggio al compianto pianista Alessandro Giachero, con il premio istituito da MIDJ e Siena Jazz, che vedrà l’esecuzione, da parte della Milano C-Jazz Band, di nove arrangiamenti scritti da giovani musicisti su altrettante composizioni di Giachero, con la premiazione dei tre lavori scelti come migliori da una qualificata giuria.

Iseo Jazz 2022 è un altro esempio di come solo la collaborazione tra soggetti diversi possa fare da volano a rassegne che vogliono, sempre, privilegiare la cultura musicale.

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