Le Idi di Marzo” è il nuovo singolo di Visconti, in uscita il 23 febbraio per Dischi Sotterranei.

Dopo la rabbia post-punk del precedente singolo “Ammorbidente”, Visconti torna con una canzone dal sound abrasivo e scalpitante, che anticipa l’album d’esordio “DPCM“, poliedrico frutto del lockdown dell’artista, in uscita il 18 marzo.

Prodotto da Giulio Ragno Favero de Il Teatro degli Orrori e interamente scritto e suonato da Visconti, “Le Idi di Marzo” riscrive il concetto di morte giocando con la narrativa della congiura e lo spettro del passato musicale italiano per parlare di una relazione impossibile, o forse di un processo creativo. In ogni caso, di tutte le imperfezioni che descrivono l’individualità umana.

Nato nel 2000 ma con una maturità musicale che lo porta ad attingere a un bacino di ascolti post punk che vanno dagli IDLES a Fontaines D.C. e Shame, Visconti esplora temi decadenti filtrandoli attraverso un’insolita miscela sonora, tra incursioni post-punk e contaminazioni cantautorali.

“Le Idi di Marzo” ha anche un video, ideato e montato dall’artista stesso, che ne è il mascherato protagonista.

Visconti nasce nel 2000 ad Acqui Terme e a 20 anni scrive il suo primo album, DPCM, figlio della pandemia e della complessità della Generazione Z, che è anticipato dai singoli Ammorbidente e Le Idi di Marzo. Nei suoi brani l’urgenza del post-punk trova un’insolita miscela con la forma cantautorale: i suoi testi cercano di riscoprire la metropoli nella provincia e la normalità del disagio. Visconti si muove tra due poli: l’intimismo poetico e la sferzante critica generazionale.