“PENUKA” è il nuovo album di IVAN MAZUZE
Commissionato da Global Oslo Music e finanziato dal Consiglio Norvegese delle Arti, “Penuka” è il quinto album di Ivan Mazuze, sassofonista e compositore mozambicano, residente da molti anni in Norvegia. Un disco di jazz contemporaneo con cui Mazuze ripercorre musicalmente le rotte secolari del commercio e tutti gli scambi culturali che questi hanno innescato nel continente africano. L’immersione profonda di Mazuze in questo arazzo storico costituisce il nucleo dell’album, evidenziando come le tradizioni musicali africane abbiano assorbito e reinterpretato nel tempo elementi del patrimonio musicale arabo e indiano.
“Penuka è un lavoro collaborativo che unisce continenti e culture, riflettendo la diversità e la vivacità del nostro mondo interconnesso e celebrando la ricchezza dell’espressione musicale che emerge dallo scambio culturale”, sottolinea Mazuze.
La sezione ritmica si avvale di musicisti con radici a Cuba, in Norvegia e in Mali e la loro partecipazione aggiunge strati di complessità alle composizioni di Mazuze. Un variegato gruppo di ospiti da India, Pakistan, Marocco, Senegal, Gambia e Zimbabwe arricchisce ulteriormente una tavolozza sonora con nuove espressioni musicali come il Gnawa e lingue come lo Shona, l’Urdu, il Wolof, il Rajasthani e il Sargam indiano.
Ivan Mazuze inizia i suoi studi musicali nel 1987 presso la National Music School del suo paese d’origine, il Mozambico. Prosegue gli studi presso l’Università di Città del Capo, in Sud Africa, nel Dipartimento di Jazz e Musicologia, dove consegue la laurea con lode in studi di jazz e composizione e un master in etnomusicologia.
Nel 2002 vince l’Old Mutual Jazz Competition nella categoria Composizione a Città del Capo, in Sud Africa. Mentre studiava, ha fondato la sua casa di produzione ed edizione Imazuze Music per gestire l’aspetto commerciale della sua carriera. Come tutti gli aspiranti musicisti in giovane età, Mazuze sognava il giorno in cui avrebbe registrato la propria musica, sogno che è diventato realtà nel 2009 quando pubblica “Maganda”, pluripremiato album d’esordio. Nel 2012 è il turno di “Ndzuti”, “ombra” nell’antica lingua Xichangana del Mozambico meridionale. Disco che unisce elementi dalle tradizioni musicali dell’Africa meridionale e occidentale. Nel 2015 c’è attesa per “Ubuntu”, che viene accolto con grande plauso dalla critica musicale nordica. L’album vede la partecipazione di musicisti norvegesi e sudafricani. Una raccolta che offre un’ampia panoramica della scena jazz norvegese contemporanea, spaziando dal mainstream alle forme più moderne, tra cui quello che è diventato noto come “suono nordico”.
Nel 2018 esce “Moya”, termine che significa spirito/anima, un album ricco di perle melodiche e ritmiche scolpite magistralmente nella musica tradizionale africana e indiana. Musica per l’anima da ogni punto di vista.
Artista residente in Norvegia dal 2009, Mazuze ha rappresentato il “world jazz” proveniente dalla Norvegia in numerosi eventi e festival musicali in diverse parti del mondo tra cui Oslo Jazz Festival, Seoul Music Week, Amersfoort Jazz Festival, Pisa Jazz Festival, Jazztage Gorlitz Festival, Jazz no Franco, Peperoncino Jazz Festival, International Academy of Music Festival, DiVino Jazz Festival, Copenhagen Jazz Festival, Havana International Jazz Festival, Musica Sulle Bocche, Grahamstown Jazz Festival, Joy of Jazz Festival, Locomotive Jazz Festival, Nick la Rocca Jazz Festival, Mela Festival, Cape Town International Jazz Festival, WOMEX, by’Larm, Musicastrada Festival e molti altri.