“Quarantine Mood”: l’Ep d’esordio di Helmet Project

All’improvviso tutto si spense, tutto diventò incerto e buio. “Quarantine Mood” ripercorre lo stato d’animo di un’adolescente che durante il primo lock down si trova rapito della sua quotidianità, dei valori esistenziali più semplici come la socializzazione, il contatto umano e si ritrova catapultato in una dimensione nella quale vaga in cerca di una logica che non riesce elaborare. Dopo due anni “Quarantine Mood” continua ad essere il mood di una generazione non più in quarantena ma in corsa verso la salvezza, una generazione che scappa dalla distruzione, dalla devastazione di una guerra che neanche riesce a realizzare e a spiegarsi.
Spruzzi di Jazz, di nujazz, di upbeate, indie e pop in cui le percussioni analogiche come xilofono, marimba e batteria si incontrano con l’elettronica creando un sound collocabile all’interno della new jazz generation.Le cinque tracce dell’Ep sono la sintesi di un vagare nella musica in cerca di se stessi durante i primi mesi della pandemia: “Walking Alone“, la prima traccia, uscita come singolo nel giugno 2021, il cui video girato da Federica Vero è stato finalista al Rome music video festival 2022, rappresenta il “camminare da solo” in cerca di una ragione, di un bagliore, di una luce nel suono della musica che Helmet Project ritrova nella seconda traccia “The Sound of light” pubblicata nel novembre scorso, in cui il sax di Sergio Battaglia si libera creando un senso di libertà. “Sens of Freedom” terza traccia, rappresenta la naturale evoluzione del brano precedente sempre con la partecipazione di Sergio Battaglia, in cui il “senso di libertà” ritrovato nella prima estate di quel periodo ci aveva fatto illudere. “Quarantine mood” è la quarta traccia, quella che dà il titolo all’Ep e che ci indica che purtroppo il mood non è molto cambiato e che adesso più che mai per tutti noi, ma soprattutto per i giovani, il momento storico continua ad essere difficile ma non perduto. “Loss” è la traccia che chiude l’Ep: un breve grido di speranza affinché i giovani tutti possono ritrovare la libertà, l’amore e soprattutto la fiducia in un futuro che purtroppo adesso sembra fermarsi come un ingranaggio che nuovamente si è bloccato.
HELMET PROJETC è un progetto, una dimensione, un vero e proprio viaggio attraverso la musica in cui l’artista si immedesima, si cela, si rifugge per cercare di modificare in positivo il suo stato d’animo durante questi primi anni della propria adolescenza funestata dalla pandemia. Helmet project è Vincenzo Caschetto, giovanissimo percussionista e polistrumentista nato il 24/02/2007, che esprime attraverso i suoi sentimenti uno stile musicale che vuole inserirsi nella nuova scena di “crossover Jazz” o “Nujazz”, upbeat, ambient in cui si fondono, in una sorta di alchimia, vari stili musicali che utilizzano in modo armonioso l’elettronica dei sintetizzatore e gli strumenti tradizionali per creare un nuovo stile che si avvicina sia al jazz più classico, che all’ambient e soprattutto all’elettronica. Il musicista di Modica, trova nelle percussioni la colonna portante delle proprie composizioni; la sezione ritmica, viene espressa oltre che dalla classica batteria anche da altri strumenti di percussioni tradizionali quali: marimba, xilofono, glockenspiel, pongos etc. Vincenzo studia percussioni classiche presso il liceo Musicale Verga di Modica con il maestro Giuseppe Valenti e attualmente fa parte di diverse orchestre: La civica filarmonica di Modica del maestro Franco Di Pietro, l’Orchestra scolastica regionale siciliana, Orchestra sinfonica e orchestra di fiati del liceo Musicale Verga di Modica dirette dal maestro Mirko Caruso, nonché l’ensamble di percussioni dello stesso liceo “drums togheter” diretta dal maestro Giuseppe Valenti.
Nonostante la giovane età ha già fatto molte esperienze a livello orchestrale: ad agosto del 2021 ha suonato nella International Youth Symphony orchestra diretta dal maestro Salvatore Percacciolo e a novembre ha suonato in occasione del Concorso internazionale di Direzione d’Orchestra di Fiati“ Premio Frederick Fennell” con la Wind Chamber Ensemble, la Brass Band Triskelion e la Gustav Holst Wind Symphony; ha partecipato a diverse master class e concorsi, aggiudicandosi il primo premio al sicilan drums contest di Messina nel dicembre 2019 e nel maggio 2021. Nell’agosto del 2021 ha seguito una masterclass con il maestro Rocco Bitondo, primo percussionista del teatro dell’opera di Roma e con Phil Mer batterista di fama nazionale. Con l’orchesta scolastica siciliana si è esibito in location di altissimo livello, come nella valle dei templi ad Agrigento, Ortigia a Siracusa e soprattutto al teatro greco di Taormina davanti a diverse migliai di spettatori. Nell’estate 2021 ha partecipato come percussionista allo spettacolo teatrale “Nomen Omen/Io, Cassandra” un evento performativo esperienziale, prodotto da Fiat Lux 2.0 e dalla Fondazione Teatro Garibaldi di Modica. L’ambizione di Vincenzo è quella di continuare a studiare percussioni e pianoforte oltre che, attualmente, al liceo anche in seguito al conservatorio e ti percorrere parallelamente la strada della composizione discografica, per adesso con il nome d’arte Helmet Project. Con questo pseudonome, dietro il quale si cela quasi per discrezione e timidezza, ha pubblicato nel 2021 con l’etichetta Isulafactory due brani: Walking Alone e The Sound of Light.