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Anticipato dal singolo “Heartbeat”, esce “2049”, il nuovo album di musica elettronica firmato dal compositore Agostino Isca.
«“2049” nasce come omaggio alla musica elettronica strumentale degli anni ‘80, con un indirizzo particolare ai film fantascientifici – ancora più precisamente cyberpunk – collocandosi così nel filone della synhtwave, conosciuta anche come retrowave. Come per altre opere del medesimo genere, gli artisti ai quali mi sono ispirato sono principalmente Vangelis e John Carpenter, ma anche nomi più prominenti di questo nuovo filone quali Perturbator e Dynatron. Sono presenti inoltre alcune citazioni, sia in alcuni titoli che nell’atmosfera di certi brani, che strizzano l’occhio ai film sci-fi di quegli anni».
Ispirato dai film di fantascienza e dall’immaginario cyperpunk, Agostino Isca firma un lavoro legato a sonorità elettroniche principalmente anni 80, riconducibili alle grandi colonne sonore con omaggi tanto a classici come “Blade Runner” quanto a prodotti più recenti come “Stranger Things”.
Ma le influenze dietro “2049” vanno oltre le sole colonne sonore degli sci-fi: «Nonostante la fascinazione per gli anni ’80, gli artisti che hanno influenzato fortemente la formazione dell’autore, pur non avendo alcuna affinità con il genere di questo progetto, sono stati sicuramente i Pink Floyd con il loro progressive rock, passando per Hans Zimmer e il suo talento indiscusso, fino al capolavoro operistico di Howard Shore che è la colonna sonora de “Il Signore degli anelli”».
Potremmo definire “2049” come la summa delle competenze di Agostino Isca, impegnato sia sul frangente musicale che su quello dell’informatica, due mondi che si incrociano e si completano a vicenda nella stesura di musica di stampo elettronico.
«Sono molti i generi e gli stili sperimentati nel corso degli anni, complice anche la passione per l’informatica che ha facilitato l’apprendimento dell’uso dei principali software per comporre musica. Si potrebbe dire che album è in un certo senso il punto di arrivo di quanto fatto finora, ma anche auspicabilmente un nuovo inizio, più maturo e consapevole».

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