9DEN pubblica “Adam, Maximalism”
Dopo la trilogia “POST GENRE“, suddivisa in tre EP tematici, l’anonimo progetto 9DEN torna sulla scena con un nuovo lavoro in studio. Si chiama “Adam, Maximalism”, un esperimento che vuole provare ad estremizzare il suono e le emozioni per conoscersi meglio.
Eterogeneo e istintivo, le modalità che hanno determinato la sua realizzazione sono molteplici, per un risultato imprevedibile. Il mixtape, infatti, offre tracce strumentali, brani con ritornello e poi senza struttura, canzoni che vengono cantate da altrə artistə, remix per manipolare l’opera di terzi e donarle una rigenerata forma e concetto. Il tutto è collegato dal suono massimalista che riempie tutte le frequenze al punto di sublimare se stesso.
Il progetto comprende varie collaborazioni con alcuni dei nomi più interessanti della nuova generazione di artstə italianə – Jen Jen, Deepho, Keith Blonde, Boyrebecca, Aaron Rumore e Angelo Kras. Presenti anche remix di brani di altre colleghe, ovvero Juck, ELEONORA e Ceri.
“Adam, Maximalism” è stato anticipato dal singolo “That pogo was the happiest moment of 22”, pubblicato lo scorso venerdì 22 marzo, mentre l’annuncio del progetto è stato accompagnato da alcuni video 3D realizzati dal collettivo Genera e rielaborati con l’AI da Christian Kondic. Nei visual vedremo il simulacro di 9DEN rinascere tramite la musica, strappando il cordone ombelicale da ciò che lo tiene imprigionato, per poi morire poco dopo, immolandosi per creare infinite copie di sé stesso, perché una persona può morire, ma le idee no.
Con “Adam, Maximalism” 9DEN fa un ulteriore passo verso la sua digitalizzazione, iniziata col precedente progetto POST GENRE, un salto ancora più distante dall’esistenza e dall’umanità.
9DEN progetto anonimo di musica elettronica affiliato al collettivo TEAMCRO, che include Deriansky, Deepho, Michael Mills, ma anche il team creativo composto da Nic Paranoia, Giorgio Cassano e Bruno Raciti.
La parola d’ordine di 9DEN è: sperimentazione. Una via di fuga dai canoni di genere predefiniti per ricercare e ricreare suoni nuovi, un post-pop destrutturato e viscerale, ma non privo di momenti melodici. I ritmi taglienti, le melodie estreme e le voci distorte sono gli elementi che caratterizzano il suono del progetto.
Nel 2022 ha esordito con la trilogia POST GENRE, tre EP pubblicati da maggio a ottobre che avevano come core tematico l’esistenza e la digitalizzazione.