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Acqua Sintetica è la storia di un clone che vive in un mondo ormai in rovina, tra i ricordi di un passato bello ed emozionante da una parte, decadente e invivibile dall’altra“…con le sue torri, alte fino a toccare il cielo, le sue case di cartone i suoi rifugi” e la vita difficile, senza quasi più nulla, passata a cercare nei rifiuti.

Un viaggio fantascientifico e interiore; anche se ambientato nel futuro, si rifa’ essenzialmente alla vita di oggi, il clone, in un certo senso, è l’uomo dei nostri giorni. Il pianeta che cambia in continuazione, il clima, la desertificazione, la mancanza di acqua da bere e la mente sempre più oscura e ingarbugliata da pensieri negativi, dominata da forza sconosciute che sembrano sempre di più andare contro l’umano“…dai corpi sottili più leggeri dell’aria, scorie di pianeti inariditi persi nei cicli del tempo, possedettero l’uomo nella sua parte più bella, profanatori dell’anima, fu un mondo di marionette!”. I cambiamenti e le mutazioni portano poco a poco il clone, a percepire un’energia che prima non conosceva, una forza che lo fa crescere, lo trasforma, l’amore. L’umanità sempre di più davanti ad un bivio, ad una scelta tra mente e cuore, tra pensiero e Se interiore.
Dopo “Il Signore dei Gatti” Mauro Pelosi esce dal mercato discografico e incomincia a viaggiare prima in Europa poi in Oriente e in America, intanto cresce la crisi del disco, chiudono i battenti importanti case discografiche, etichette minori, studi di registrazione, ecc. fino ad arrivare alla diffusione di internet e del download, la musica adesso si scarica e sempre meno si compra. Mauro insieme a tanti altri artisti si eclissa. Vive con lavori occasionali del tipo “Porta Portese” dove vende quello che riportava dai suoi viaggi ma la passione per la musica continua sempre e così incomincia a scrivere musica New Age per se e per i suoi amici, “Arjuna” e “Leaving the Planet”. L’amore per la natura lo porta poi in campagna, coltiva prodotti naturali e li vende nei mercatini del biologico insieme ad oggetti artigianali di sua creazione. Scrive “Draupadi” e “Stazioni”, come i precedenti senza testi e mai pubblicati. La moda degli anni 70 è ormai diffusa ovunque; i suoi vinili vengono pubblicati in Giappone e Corea. Mauro incomincia a scrivere musica per meditazione; intanto la Universal Music pubblica dei cofanetti di musica Progressive italiana e ristampa in formato CD tutti i suoi lavori del 70. Poco tempo dopo Mauro incomincia a lavorare ad un progetto nuovo che durerà un paio di anni e stavolta con musica e testi e un bel giorno si presenta a casa del suo amico Pinuccio Pirazzoli col lavoro finito, è la storia di un clone in un mondo alla deriva e insieme decidono di chiamarlo “Acqua Sintetica”

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