La band post-punk ADA ODA condivide “Settembre“, disponibile ovunque dal 22 gennaio, terzo estratto dal nuovo disco di inediti “Pelle D’Oca“.
Il brano è una ballata agrodolce sulla fine dell’amore. I testi evocano quel momento in cui le promesse sono diventate vane e tu ti occupi degli ultimi dettagli pratici: chi prenderà il gatto o la sedia da giardino? Non c’è dramma, solo una leggera amarezza e un senso di rassegnazione di fronte alla separazione. 
Musicalmente, la melodia vocale è costruita su un ritmo ripetitivo e ipnotizzante, supportato da chitarre ruvide, quasi punk. Sullo sfondo, un coro sorprendente composto dai membri della famiglia di Victoria aggiunge un tocco di drammaticità, trasmettendo un’intensità nascosta quando tutto sembra calmo. Torna la voce della carismatica Victoria, di origini siciliane, che ci ipnotizza unendo il post punk anni ’80 e la canzone italiana in un adorabile italiano ruvido e spezzato.

“Settembre” è stato preceduto dai singoli “Sotto la Conchiglia” e “Immobile”, entrambi contenuti nel disco di prossima uscita.

Con il debut abum “Un Amore debole” ci avevano fatto perdere la testa: un rock uptempo tagliente in grado di fondere in maniera ironica e incontenibile il post-punk degli anni ottanta e gli incantevoli voli melodici dei cantautori italiani.
La musica deli ADA ODA è uno strano mix che unisce alla perfezione il Belgio all’Italia – Paese di origine della carismatica voce del gruppo, Victoria Barracato, figlia di un palermitano emigrato in Belgio negli anni 50 – cantato in un italiano ironico, spezzato e spigoloso che li rende assolutamente adorabili e che nel 2022 ci aveva impedito di sussultare alla scena degli spaghetti tagliati con il coltello nel video della title track “Un amore debole”.