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Dopo l’anteprima assoluta del video, il 7 gennaio su Sky tg 24, arriva in radio e negli stores “Astronave”, nuovo singolo di  MAVA. Si tratta del secondo inedito, dopo la pubblicazione di ‘’Sono arrivato qui’’, in cui il background cantautorale di MAVA si contamina con sonorità funk e R&B, discostandosi dal successo di “Stereotipo” che gli è valso il premio SIAE per il miglior testo al Calabria Fest.

“Astronave” esprime il dualismo quotidiano tra l’essere parte attiva di una società le cui dinamiche assecondiamo, ma che non ci appartengono e il sentirsi, quindi, “alieni” nella costante e dolente consapevolezza di non voler esserne parte. L’astronave diventa simbolo di libertà e del desiderio di evasione: strumento per intraprendere un viaggio verso una nuova casa, in cui riappropriarsi della propria essenza, senza condizionamenti, giudizi e scelte imposte. Un disagio o dualismo che molti derivano dal rapporto conflittuale con una persona importante della propria vita, in questo caso rappresentata dal padre; le ferite che ne conseguono sono la spinta che innesca il senso di inadeguatezza, di appartenenza a qualcos’altro, a un altrove, ancora sconosciuto che si continua a ricercare. L’introspezione e il conseguente confronto con le illusioni, rappresenta la soluzione dei contrasti, il raggiungimento di un equilibrio, lo ‘’stare bene con se stessi’’ in qualsiasi contesto.

Nella copertina e nello stesso video si è voluto mantenere il richiamo al concept espresso, che tuttavia, nel videoclip, assume una connotazione ironica e leggera, nella figura dei due alieni quasi personaggi di un cartoon, che strappano un sorriso pur nella riflessione. Un’ idea del regista Giuseppe O. Schimera e del suo team Manuel Galiotta, Davide Perfetto, Edoardo Tricarico. Fa da sfondo alle riprese la splendida cornice del Salento, luogo in cui Mava è nato e cresciuto e dove il mix tra paesaggi e il contrasto di colori hanno consentito  di esprimere al meglio tutta  l’idea che sostiene il progetto, a questo va aggiunta la creatività di Vinicio Antonio Attanasi il quale, attraverso la realizzazione e la cura in ogni singolo dettaglio dei costumi dei personaggi, ne ha consentito una immediata connotazione e caratterizzazione,  che colpisce e resta impressa nell’immaginario dello spettatore.

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