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Fuori il video di “Ago e filo” di Bolo Mai, il giovane cantautore romano fresco del successo di “Maschile Singolare” di cui è compositore e autore della colonna sonora del film.
L’incontro surreale tra Bolo Mai e una misteriosa sirena cambierà le sorti di una noiosa sera d’estate In cui magia, sensualità ed euforia faranno esplodere l’entusiasmo nei protagonisti del video, interpretati dalle giovani promesse del cinema Vittorio Magazzù e Giulia Petrungaro
Il video è prodotto da Made in Tomorrow con la regia da Simone Mastronardi e le animazioni grafiche di Martina Latini. L’artista è stato partecipe in prima persona alla realizzazione del video, cimentandosi come co-autore, editor e interprete.

Jean Michel Sneider, in arte Bolo Mai, è una delle giovani promesse di Carosello Records. Classe 1993, romano ma cittadino del mondo, il suo primo approccio alla musica è finito malamente dopo un saggio di piano andato storto in quarta elementare. Archiviato il piano, è stata la chitarra elettrica a farlo innamorare nuovamente della musica quando era ancora uno studente liceale. Abbracciando la propria indole laboriosa e intraprendente, lavora sodo e acquisisce skills ed esperienze tra le più trasversali: oltre a qualche lavoretto di sussistenza, fa l’autista per il PUNK Tour di Gazzelle e il runner sui set cinematografici e quelli dei videoclip di Salmo, Emma Marrone e Irama. Il cinema è infatti l’altra grande passione di Bolo Mai: vedrebbe all’infinito il Grande Lebowski, Nightmare before Christmas, Big Fish, Pulp Fiction e Forrest Gump. Il suo più grande idolo è Buzz Lightyear, ma ritiene che Josh Homme sia l’essere più cool della terra, anche più di Buzz.  Per una serie di fortunate coincidenze la sua passione diventa anche un lavoro e inizia a comporre colonne sonore. Il pop lo cresce, il rock lo rapisce, l’hip-hop lo libera. Questa mescolanza di influenze accrescono in lui la voglia di sperimentare, fondendo generi e sonorità diversi in chiave pop. Oggi scrive, arrangia, suona, produce e canta i propri brani, lavorando assieme a Carosello Records al proseguimento del suo progetto discografico come Bolo Mai: un nome immediato, incisivo e vagamente esotico in cui si rispecchia a pieno. Difatti si descrive come un libro aperto, talmente diretto da far spavento. Il nome nulla ha che fare con la città di Bologna ma l’ispirazione gli è nata da alcune cravatte texane regalategli dalla nonna dopo un viaggio oltreoceano.

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