Print Friendly, PDF & Email

Esce venerdì 21 ottobre 2022 il primo singolo firmato Antics & Collectables.

Guidato dal produttore, compositore, sound designer, Alfonso De Grandis, “Breaking Point” è realizzato con la collaborazione del cantautore inglese Sam Mitchell e del batterista Edward Wakili-Hick dei Sons of Kemet. Legandosi attraverso una moltitudine di influenze, dalla left-field elettronica, funk, soul e jazz, gli intricati soundscapes si fondono perfettamente con il canto etereo di Sam sul ritmo organico di Eddie.

“Breaking Point” si alterna tra tensione e respiro, instabilità caotica e uno stato di calma spirituale. È una canzone sulla ricerca della propria identità. In tempi di overload mediatico, di grida rumorose e mediocri dei social media, la canzone conduce nella direzione opposta, verso un percorso introspettivo. È il bisogno di abbracciare le infinite possibilità del pensiero e dell’ immaginazione attraverso la creatività. La ricerca di se stessi verso l’interno piuttosto che attraverso il riconoscimento sociale. Breaking Point è un equilibrio ondulato sopra questo mondo caotico in cui viviamo. (Alfonso De Grandis)

Immaginate un enorme negozio di antiquariato e articoli da collezione. In vendita ci sono mobili, dipinti e oggetti di epoche passate, molto diversi tra loro, alcuni che possono risultare di poco interesse, mentre altri incredibilmente potenti ed evocativi. Un posto fantastico in cui girovagare alla ricerca di una connessione personale ed emotiva con un oggetto.

Antics and Collectables vuole esserne un parallelo musicale basato sulla collaborazione: si collezionano memorie e daydreams, frammenti temporali, vivide sfocature mutate dal tempo.

Ogni artista in primo piano esplora la propria arte, per questo il termine “Antics” piuttosto che “Antiques”. Il progetto pone l’ascolto al centro, l’ascolto come forma d’arte, come attività intenzionale. Un percorso lungo tutta la vita che prende forma ed evolve. Ascoltare come esperienza, come desiderio di guardarsi dentro alla ricerca di derive emotive. In un panorama musicale in cui gran parte degli artisti deposita narrazioni, in continua lotta per attrarre attenzione, qui il suono viene utilizzato per attivare spazi immaginari dove l’ascoltatore è invitato al proprio viaggio personale, allontanandosi dall’identità dell’autore, dalle intenzioni e da un preciso significato dell’arte. Dal punto di vista sonoro si attinge ad un vasto numero di tradizioni e generi con l’uso di elettronica digitale e analogica, found sounds, field recording spesso in loop e manipolati fino alla destrutturazione.

Alfonso è il curatore del progettoe si considera un ascoltatore e un collezionista di suoni prima di tutto. L’EP comprende la collaborazione con Sam Mitchell, Edward Wakili-Hick, Mykail Daewood, William Nicastro.

Share Button