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La sera del 31 dicembre, Tomas Saraceno propone di salutare l’arrivo del nuovo anno con un’installazione a Roma e un concerto cosmico, che può essere ascoltato ovunque, nel contesto delle festività di fine anno della città di Roma.

L’artista argentino metterà in scena un concerto multisensoriale composto da luci laser, suoni e vibrazioni, per esplorare le connessioni tra la Terra e il cosmo, l’uomo e gli altri esseri viventi, la natura e l’universo. Tra i protagonisti di questo grande concerto cosmico le onde gravitazionali, che ci collegano ai fenomeni più remoti e lontani che siamo stati in grado di rilevare, come le collisioni di buchi neri o stelle di neutroni, a milioni o miliardi di anni luce dalla Terra. Il percorso luminoso di tre laser, unico segno visibile dell’evento artistico, partirà da tre luoghi simbolo della città di Roma per l’inclusione e la solidarietà sociale e punterà a speciali sorgenti astrofisiche, tra cui alcune delle fusioni di buchi neri rilevate da Virgo e LIGO come GW190513 nella costellazione del Perseo vicino allo zenit al momento dell’evento.

I vari tipi di segnali emessi da questi stessi fenomeni celesti faranno parte del flusso di suoni e vibrazioni, che a partire dalle 22.00 saranno trasmessi in streaming sul web e da vari canali radiofonici nazionali. La ‘sonorizzazione’ dei segnali gravitazionali, luminosi, radio e di altro tipo, rilevati e captati dalla rete planetaria di antenne, che ascoltano i diversi messaggeri cosmici, è stata infatti rielaborata dal team di artisti di Saraceno e armonizzata con suoni e vibrazioni di una natura diversa: quelli generati dai ragni sulle loro tele, i suoni ambientali o addirittura quelli prodotti dalle particelle dell’inquinamento atmosferico…

“Il concerto cosmico di Tomas Saraceno è il risultato di un’autentica collaborazione tra artisti e scienziati di diverse discipline – ha affermato Stavros Katsanevas – direttore dell’Euroepan Gravitational Observatory – come l’astronoma Wanda Diaz-Mercedez, che sta sviluppando una ricerca di straordinario valore sulla ‘sonorizzazione’ di segnali cosmici di diversa natura. La speranza è che queste nuove e promettenti sintesi di arte e scienza possano aiutarci a sentirci uniti e in comunicazione con il Cosmo, in un momento in cui la pandemia globale ci separa e ci allontana “.

“Questo concerto ci guiderà ad ascoltare senza le orecchie, vedere senza gli occhi – dice Saraceno – e a intuire senza pregiudizi come un altro anno possa diventare un’altra realtà”.

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