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Nel mese di luglio è uscito su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Riccardo RuiuChe
ridere Presidente
”, brano pop che si avvale degli arrangiamenti del musicista nuorese Stefano
Ferrari
. La genesi del brano risiede nella volontà di evidenziare e denunciare i malanni e le incongruenze che affliggono la società attuale italiana a ogni livello, e già dal titolo si può intuire il suo contenuto fortemente ironico nonché sarcastico. Sebbene a una prima lettura la canzone si presenti giocosa e sbarazzina, essa sottintende invece una critica aspra, a tratti caustica, alle suddette anomalie. La figura e la carica simbolica del presidente rappresentano il referente politico della critica dell’autore, con quest’ultimo che veste a sua volta le spoglie dell’italiano medio, ed è proprio in questo incontro-scontro di ruoli che si dipana la trama e la struttura trifasica della canzone; si passa infatti da una fase iniziale di fiducia a una intermedia dove questa viene meno, per finire con una postura finale di sfiducia nei confronti del rappresentante politico. La canzone è pertanto un susseguirsi di allusioni, doppi sensi e giochi di parole che sono un esplicito richiamo al ruolo di responsabilità dei politici in diversi ambiti, da quello sociale, a quello politico sulla questione dei migranti, a quello socio-economico riguardante il problema dell’eccessiva tassazione in Italia. La vis polemica presente nel brano assume poi i contorni di una critica acerba su altri temi di triste attualità, mitigata solo in parte dal gioco linguistico. Su YouTube è inoltre disponibile il video della canzone, girato interamente nell’altopiano di Bitti grazie al regista ittirese Pietro Mele.

Il percorso musicale dell’artista Riccardo Ruiu inizia con l’esecuzione di cover italiane e straniere per poi evolvere lungo un percorso compositivo, che lo porta a comporre in proprio i suoi brani, ispirandosi alla canzone cantautorale nostrana.
Notevolmente influenzato dalle tematiche a sfondo sociale e di stampo romantico, le sue composizioni riflettono spesso questa ispirazione.
Nel 2009 collabora con la poetessa Jacqueline C. Miù.
Nel 2010 pubblica il suo primo album “È l’amore”, che contiene brani interamente scritti e musicati da lui, in italiano, inglese e spagnolo.
Oltre al brano “È l’amore” che dà il titolo all’album e viene trasmesso in radiodiffusione, è da segnalare il brano “I can’t sleep”, la prima versione in inglese di “No potho reposare”, un classico della musica tradizionale sarda.
Negli anni a seguire partecipa a diversi festival dove viene apprezzata dalla critica la particolare sensibilità espressa nei testi.
Nel 2010 si trasferisce a Berlino dove negli anni a seguire si esibisce in diversi locali come solista.
Nel 2015 partecipa al Great American Song Contest, concorso internazionale per singer-songwriter.
Nel 2017 partecipa al John Lennon Songwriting Contest.
Nel 2019 partecipa al concorso per autori American Songwriter.
Nel 2020 partecipa al concorso “Targa Tenco” e al “Premio Andrea Parodi” con il brano in sardo “Su munnu est gai”.

Nel 2020 pubblica il singolo “Che ridere Presidente”

Nel 2021 pubblica il singolo in lingua sarda “Bella as a torrare”, attraverso il quale lancia un progetto solidale a supporto della città di Bitti, colpita da un’alluvione.

Nel 2021 riceve un’importante menzione di merito al “Premio Internazionale CET Scuola Autori di Mogol” per il testo della canzone “Senza te” contenuta nel suo album d’esordio “È l’amore”.

Ultimamente affianca la carriera cantautorale a quella autorale proponendo i suoi lavori ad artisti già affermati del panorama musicale italiano.

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