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Esce giovedì 21 marzo, in digitale, sui principali store, la nuova compilation “Playing & Didjin 2024” dell’etichetta Keep On Didjin Records, collana di Freecom Hub dedicata alla world music e al didjeridoo, ideata dall’artista Christian Muela

L’album è composto da 15 tracce nate da improvvisazioni condivise, per un totale di circa due ore di musica. Il fil rouge rimane il didjeridoo, strumento di cui Muela è sperimentatore, che si accompagna via via a formazioni e organici diversi: dalla fisarmonica alla chitarra, dall’elettronica al contrabbasso, fino ad arrivare a campane tibetane e shruti box. 

Il risultato è quindi una commistione di atmosfere e timbri diversi, che abbracciano la dimensione onirica e di esplorazione di scenari altri. Suoni tribali ed elettronici quasi ossessivi, seguiti da brani ambient e meditativi. Il fine è allontanarsi da una realtà distopica, quella della contemporaneità, nella quale il valore di umanità e aiuto è spesso dimenticato. 

“Incontrare gli artisti che hanno partecipato ai brani presenti nella compilation, ha aperto possibilità che vanno oltre ai paradigmi delle produzioni musicali – dice Christian Muela – È stato un piacere condividere insieme a loro delle ricerche di arte e visione sociale, che è nutrimento per lo spirito. Siamo cresciuti nutrendoci di questa musica, che arriva da una dimensione inespressa e misterica. Siamo frenetici nella dimensione del sogno. Vi aspettiamo a casa.” 

“Playing & Didjin 2024” prosegue il percorso tracciato negli ultimi mesi con le altre uscite di Keep On Didjin Records, ultima delle quali Live At Zoch, registrazione di un concerto di Christian Muela e Arrington De Dionyso. L’obiettivo della collana è quello di sostenere la comunità dei suonatori di didgeridoo e compositori di world music in Italia e nel mondo. 

Nato a Bari nel 1984, Christian Muela è un musicista specializzato in didjeridoo, strumento a fiato aborigeno che insegna a Roma e in tutt’Italia in diversi centri olistici, scuole di musica, associazioni e festival culturali organizzando workshop, corsi di gruppo e lezioni individuali. La sua ricerca musicale riguarda la musica contemporanea attraverso strumenti primitivi, e non la cultura aborigena. Studia in maniera complementare il canto armonico e la tromba.

Dal 2010 produce musica elettronica con Ableton Live ed è impegnato nella ricerca elettroacustica spaziando da progetti di meditazione sonora, a improvvisazione radicale, ma anche vere e proprie composizioni musicali con altri strumenti.

Il percorso musicale lo ha portato a esibirsi in luoghi prestigiosi come la Casa del Jazz, Festival I Vicoli del Jazz, Festival EarthGarden (Malta), Rhythmyk Festival, Festival Tolfarte, Festival Sant’Arte, Festival dello Scorpione, Teatro del Lido Jazz Fest, Invisible Show, Crack Festival, Notte Bianca della Sapienza, Imola in Musica, Handpan & Global music Festival, Terra Matta Music Fest 2018, Clamore Festival, Vibe Connection didgeridoo Festival, Radio Città Aperta Music Fest, Ferrara Buskers Festival, ICULT-Bic Lazio Le custodi dell’Arte, alle finali regionali di Arezzo Wave Lazio e nei maggiori Club presenti in Italia, come Circolo Randal, Forte Prenestino, Fanfulla 5/a, 30formiche, Monk club, Largo Venue, Dissesto, Wishlist, Ex Asilo Filangieri, Spazio Polaresco, Scuola di Musica e molti altri.

Ha collaborato e collabora con grandi artisti come Stephen Kent, Mauro Tiberi, Ivan Macera, Roberto Fega, Roberto Bellatalla, Francesco Mascio, Simone Meme, Emanuele Tomasi, Giuliano Lucarini, Farzaneh Joorabtchi, Omar Lopez Valle, Gabin Dabirè, Dj Gruf, Diego Pandiscia, Dj Muf, Totter Todd, Giovanni Abei, Jacopo dell’Abate, Davide Cipolla, Francesco Crovetto, CIOZ, Dario Rossi, Marco Brezza, Marco Colonna, Ludovica Manzo, Jack d’Amico, Danilo Desideri, Federica Michisanti, Nicolò Melocchi, Gianni Placido, Amptek, Marcho Gronge, Federico Leo, Giacomo Ancillotto, Remo de Vico, Alessandra Cristiani e Maddalena Gana.

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