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In uscita il 29 gennaio 2021 per Slimer Records, “Irish Whiskey” è il nuovo singolo dei Diplomatics che va ad aggiungersi al precedente inedito “Nevah”, pubblicato in origine il 30 ottobre 2020, in un unico EP disponibile in vinile 7″ flexi-disc in edizione limitata e in digitale.

Entrambi registrati nel febbraio 2020 da Brown Barcella al T.U.P. Studio di Brescia, in modo da esaltare una propensione per sonorità analogiche, e in seguito masterizzati da Ric Zambly, i brani mostrano due facce complementari della band di Venezia.

“Nevah” hasegnato una netta svolta stilistica in direzione post-punk e new wave, caratterizzata da linea vocale declamata e chitarre acide e nervose, dagli arpeggi effettati. L’approccio ruvido del sestetto guadagna così in freschezza e groove, alimentandosi dell’ascolto di gruppi appartenenti all’odierna scena britannica, a partire dai Fontaines D.C. per proseguire con Shame, IDLES e Savages. “Nevah” racconta di un extraterrestre arrivato sulla Terra che, nonostante sia affascinato dalla bellezza del nostro pianeta, rimane deluso da quanto osserva attorno a sé: persone tristi, sole e insoddisfatte, in un mondo allo sbando. La misantropia delle parole rappresenta le sensazioni provate dai Diplomatics in questo particolare periodo storico. “Nevah” è stato accompagnato da un videoclip realizzato da Edoardo Bocchi sulle colline della provincia vicentina, presso luoghi abbandonati e decadenti che vanno a costituire un panorama distopico in linea con le tematiche affrontate, in un continuo susseguirsi di riprese frenetiche.

“Irish Whiskey”, invece, riporta l’ascoltatore dei Diplomatics verso binari più conosciuti, ovvero verso un background rock, punk e soul mutuato innanzitutto dalla New York degli anni 70 ma capace di mixare con attitudine crossover influenze come The Rolling Stones, Stooges, The Who e Feelies. Tuttavia, la virata verso i già menzionati territori post-punk è ribadita soprattutto per quanto riguarda la parte cantata. Le strofe sono quasi recitate, supportate da corde stavolta in linea tanto con con i classici The Replacements quanto con la scena Paisley Underground dei vari Dream Syndicate e Green On Red. Il testo è immediato: sì, il riferimento è proprio alla vecchia abitudine della band di scolarsi qualche shottino di whiskey irlandese prima di salire sul palco. Se “Nevah” pone l’accento su argomenti sociali, “Irish Whiskey” rappresenta insomma la positività nel ritrovarsi tra amici davanti a un bicchiere di roba buona.

L’artwork neroarancio, sia dell’EP sia dei due singoli, è a cura della nota graphic designer Raissa Pardini, residente a Glasgow e già all’opera per artisti quali i succitati IDLES, The Orielles e Mystery Jets.

I Diplomatics sono attivi dal 2013, con un EP omonimo e due album alle spalle. La formazione veneta ha inanellato nel corso del tempo numerosi show selvaggi in giro per l’Europa, anche di supporto a nomi come Buzzocks, Fleshtones, The Sonics e Giuda.

Pur differenziandosi tra loro, Nevah e Irish Whiskey definiscono per i Diplomatics la strada da intraprendere in futuro, più aperta rispetto al passato a sonorità contemporanee, ricercatezza nella stesura compositiva e argomenti sociali. Senza naturalmente compromettere la potenza elettrica alla base stessa del progetto.

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