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Un salto indietro nel tempo, negli anni 50, agli albori della musica elettronica colta: è così che potremmo definire “Elektronische Klangstudien 1-10”, il nuovo lavoro in studio del musicista e compositore Paolo Di Cioccio.
Non un vero e proprio album di canzoni, ma una raccolta di studi ispirati ai lavori di compositori quali Karlheinz Stockhausen e Luciano Berio, fra i vari.
Decisivo è stato, per Di Cioccio, l’utilizzo del Berna3, progettato da Giorgio Sancristoforo, software che ripropone, in forma digitale, le strumentazioni presenti negli studi di musica elettronica dell’epoca.
«Sono almeno 20 anni che attendo un rifacimento in software di uno studio di musica elettronica anni ‘50, come la WDR di Colonia o quello di fonologia della Rai di Milano. L’occasione è arrivata grazie all’ingegno di Giorgio Sancristoforo e al suo Berna3. Con questa incredibile macchina ho potuto ideare e realizzare i miei 10 elektronische studien; in queste composizioni non sono stati utilizzati sintetizzatori ma generatori di suoni, livellatori, filtri, generatore di rumore bianco, propri del sistema Berna3, e poi assemblati, una volta registrati, sull’idea e lo sviluppo dello studio in questione. È così che sono tornato a quell’atmosfera propria degli anni ‘50 e alle composizioni che fecero nascere la musica elettronica. Sono in debito verso le illuminanti visioni di Berio, Stockhausen, Eimert, Evangelisti e tanti altri, pur non avendo utilizzato alcun sistema seriale di composizione, preferendo un utilizzo aleatorio dei fenomeni sonori nella stesura della composizione vera e propria».
Le tracce sono state mixate e masterizzate presso lo studio della Aventino Music.
«Ringrazio Aventino Music, che mi ha permesso la realizzazione di questo lavoro di cui sono veramente soddisfatto e mi ha dato la possibilità di lavorare su altri parametri non dettati dalle soluzioni timbriche di un sintetizzatore ma di una sorta di lavoro al buio, per trovare quindi una tavolozza di colori elettronici molto variegati tra loro e realmente appaganti timbricamente, per la realizzazione di ogni studio».
Paolo Di Cioccio è oboista, compositore e docente di conservatorio.
Con alle spalle una pluridecennale carriera di concerti in Italia e all’estero, e un vasto catalogo di composizioni originali pubblicate, sia per strumentazione classica che elettronica, ha composto e inciso numerosi lavori pubblicati per Rai Trade, Valle edizioni, Musica Maxima Magnetica, vdm e Aventino Music, tra i vari.
Ha scritto musiche per commenti radio televisivi, documentari e teatrali.
Oltre l’oboe e i sintetizzatori suona il theremin, a cui ha dedicato 2 album negli anni 2000.

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