Print Friendly, PDF & Email

“Animus et Anima” è il nuovo visionario Ep di Emanuele Scataglini.

La psicologia di Jung ci parla della dualità presente in ogni uomo: la parte maschile, l’“Animus” e la parte femminile l’“Anima”. Anche nella musica esiste questa dualità tra modo maggiore e modo minore così come nei miti più antichi Urano e Gea, Iside e Osiride.

La domanda che si pone Scataglini è, dunque, perché non guardare dentro di noi attraverso gli archetipi del nostro inconscio? E immagina questo album come se queste figure gli venissero in sogno, e parlandogli lo aiutassero a sprigionare la propria creatività.

L’amore, il ricordo, la cura, il viaggio l’avventura, le passioni: questi sono i temi che affronta in “Animus et Anima”, avvertendo l’esigenza di indagare dentro di sé ed affidandosi all’immaginazione aprendo la porta dell’inconscio.

In questo mondo nuovo, idilliaco e straordinario incontra una fata che vive a contatto con la natura e scrive lettere d’amore su foglie d’autunno, un marinaio che ha navigato per anni verso mete lontane… poi un antico cavaliere. E infine su di una collina viene rapito dal canto di una donna che rivive la sua giovinezza, e il vento gli riporta alla mente le fragranze del passato.

Attraverso il mito della sibilla, l’artista affronta il tema della violenza che l’uomo fa contro la donna; così ieri come oggi.

“Lei sei tu e tu sei lei”. Quante persone non sognano più? Quante non riescono ad accettare di essere formate da opposti? Sole e Luna, Terra e Mare… Animus et Anima…

Nasce da questo turbinio di idee l’esigenza, per Scataglini, di trovare un rifugio dove queste dualità possano coesistere in armonia.

Questo luogo è un antico faro dove due persone abitano da sempre: Lei è la luce che guida, Lui gli ingranaggi che muovono… e tra loro c’è l’assoluta pace! E se anche un giorno arriverà la marea o una tempesta, loro resteranno uniti per sempre e sarà impossibile separarli, cancellare i loro ricordi e i loro sentimenti.

Artista poliedrico e multidisciplinare, Emanuele Scataglini, unisce lo studio teorico alla pratica artistica. Ha lavorato come compositore e sound designer per diversi brand, tra cui Marni, Margiela, Moleskine e Yoox. La sua vocazione è la composizione di colonne sonore per video, performance, spettacoli di danza e installazioni e per questo collabora con diversi artisti visuali e performer. Non crede che esistano generi precostituiti e quindi per la sua musica segue il flusso dell’emozione che lo porta a fare incursioni nel teatro e nella canzone.

Suona la chitarra, le percussioni ed altri strumenti che ama unire al suono elettronico nella composizione digitale.

Scrive per diversi strumenti e quando lavora, anche di fronte ad un computer, ha sempre con sé una matita e un foglio pentagrammato.

Classe 1968, ha studiato Filosofia della musica, Scienze dello spettacolo, armonia classica e analisi musicale. Forse la bellezza non sarà sufficiente a salvare il mondo, ma cosa sarebbe il mondo senza la bellezza prodotta dall’arte?

Nel 2022 ha composto la sigla dello spettacolo Black Blues Brother di Alessandro Serena – Circo e d’Intorni.

Share Button