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In controtendenza rispetto alle tematiche riscontrabili nella musica mainstream in cui si esaltano stili di vita legati al lusso estremo, arriva in radio e negli stores “Gabbie d’oro”, il nuovo singolo di Emil Spada. Utilizzando linee melodiche e arrangiamenti contemporanei, vuol porre in evidenza, a livello di contenuto, come sia superficiale e sintomatica di un morbo quella ricerca esasperata dell’apparire, dello status symbol, dell’essere al centro dell’attenzionea tutti i costi che caratterizza la società odierna. “Gabbie d’oro” nasce dall’unione di ascolti musicali eterogenei e dal bisogno di comunicare al prossimo che la strada più difficile è sempre quella che, se compiuta con cognizione di causa, regala più soddisfazioni e probabilmente più serenità.

L’esigenza di dar vita ad un testo che mostra la possibilità di scelta, del vivere riportando al centro i valori, è stata la molla per la prima stesura; inoltre, per lo stesso motivo, visto che musica e parole devono essere legate non solo a livello strutturale, ma anche nel significante, si è pensato ad un lungo solo di Sax, frutto anch’esso di una precisa scelta, in un momento in cui gli assoli nell’ambito musicale sono diventati quasi un ricordo.

L’inciso è espressione di quell’urlo di disperazione che teniamo chiuso nelle nostre menti; rappresentarlo con una linea vocale senza parole, ispirata dai classici di Morricone, è sembrata la scelta più giusta.

Il video intende portare sullo schermo l’immagine stessa della commercialità: una ragazza che è “schiava” della società e dei suoi modelli, ma che lo è solo per essere accettata, non per propria volontà. Per rappresentare l’idea erano necessarie diverse location e outfit e una ragazza “acqua e sapone”, che avesse anche una forte carica di energia. Astrid Toh ha saputo calarsi perfettamente nel ruolo non  semplice, con grandededizione e professionalità, sottolineata anche nel sapiente montaggio di chi ha curato la regia, Milo Barbieri, che ha colto e rappresentato perfettamente le idee della sceneggiatura elaborata dallo stesso Emil.

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