Esce il disco d’esordio del progetto Metronautica
Un match musicale senza esclusione di colpi tra stilemi avanguardisti e tradizione e allo stesso tempo un tentativo di sintesi tra due mondi spesso considerati agli antipodi nell’orizzonte della musica jazz. In questo modo si può sintetizzare l’essenza di Metronautica primo lavoro dell’omonimo progetto post bop veneto che esce il 12 giugno 2023 per l’etichetta Emme Record Label. I brani, alcuni dei quali scritti dal trombettista Michele Tedesco e altri dal pianista Luca Dalla Gasperina, spaziano dall’universo contrappuntistico di Fiocchi di neve a quello swing di Guid or not, dalla suite di Per Eleonora alla forma canzone di Na cosetta. E lo fanno a volte con grazia, altre con impeto dirompente, grazie all’impronta ben marcata e articolata dell’accompagnamento di Thomas Osho Zausa alla batteria e Federico Lincetto al contrabbasso. La molteplicità compositiva è evidente, così come l’interplay e l’estro improvvisativo, che rimanda al vocabolario bop ma sempre con l’idea di sfuggirgli, alla ricerca di nuovi percorsi. Le modulazioni metriche, i cambi di ritmo e di tempo giocano un ruolo fondamentale, forzando i musicisti ma anche l’ascoltatore a navigare a vista, mai certi della direzione della corrente: da qui il nome del progetto, Metronautica.
Metronautica è un collettivo, nato nel 2021, da un’idea del trombettista Michele Tedesco e del pianista Luca Dalla Gasperina. Il gruppo viene completato da Federico Lincetto al contrabbasso e da Thomas Zausa alla batteria. Insieme, vincono il secondo premio, nel Febbraio 2022, al Concorso Nazionale Chicco Bettinardi di Piacenza, sezione gruppi, per nuovi talenti del jazz italiano. L’obiettivo della band si rispecchia nella volontà di approfondire i valori fondanti della musica jazz attraverso un’impronta, essenzialmente, di matrice post-bop. Il repertorio si compone di soli brani originali caratterizzati dall’essenzialità, più o meno a 360 gradi, del materiale tematico, intervallato da parti libere, ma in struttura, con una presenza consistente del contrappunto, al fine di intendere il quartetto come un vero e proprio ensemble.