«Prova a pensare che sei un puntino nell’infinito spazio stellare» è il consiglio che ci arriva dalla natura che ci circonda e che ci aiuta a non prenderci troppo sul serio, con aspettative che ci schiacciano, facendoci sentire inadeguati, frustrati e inevitabilmente arrabbiati con noi o con il mondo circostante. Cercare di avere una vita onesta con te stesso e con tutto ciò che ti circonda, ti porta, nel tempo, a sentirti parte di qualcosa di più grande, di un tutt’uno che ti avvolge e ti protegge e ti accompagna verso una emotività consapevole, dove qualche volta hai perfino la sensazione fisica della vita che ti scorre dentro in modo armonico.

Eugenio Balzani nasce e vive a Cesena (FC). Si laurea a Bologna presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, e attualmente svolge la libera professione nella sua città. A metà degli anni 90 comincia a scrivere canzoni che finiranno nel suo primo disco “Blu”, un live registrato presso il Teatro Petrella di Longiano (FC), sarà poi finalista nel 2002 e nel 2003 del Premio Città di Recanati organizzato da Musicultura con i brani “Io x Dio x 3e14” e “Normalizzazione”. Svolge la sua attività cantautorale, quasi esclusivamente in ambito locale, salvo sporadiche apparizioni in manifestazioni inerenti sempre la canzone d’autore. Nel 2012 porta in scena a “Fabbrica” presso Gambettola (FC) uno spettacolo di parole e musica “Dall’Albero alla Nuvola” ispirato al romanzo di Cormac McCarthy “Non è un paese per vecchi”, il suo autore preferito insieme ad Iosif Brodskij e Raymond Carver. Ha pubblicato quattro raccolte di canzoni Blù, TempOrale, Io x Dio x 3e14 e ItaliòPolis.

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