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Amore, viaggi, crescita e ritorni, con una melodia per cuori spezzati da ascoltare guardando attraverso il vetro appannato della finestra, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Sono questi i temi e l’ambiente sonoro scelto dai Ficstrip per il loro esordio che racconta la fine di una storia d’amore e il gusto amaro che lascia in bocca. 
«Persi nello sfuocato labirinto di sensazioni passate, ci perdiamo e ci nascondiamo dalla verità e raccontiamo bugie a noi stessi per non accettare il triste epilogo, ma in fondo quello che desideriamo è solo un ultimo piccolo assaggio di quella felicità che sappiamo non riavremo mai». Ficstrip
Gli strumenti si sostengono e si intrecciano gli uni con gli altri, abbracciandosi tra ritmi spinti e melodie sognanti. Sonorità che traggono spunto dalle rock ballads californiane anni 90, ma che se ne discostano per la ricerca di una ritmica e arrangiamento musicale più moderni, a creare un suono originale pur tenendo conto delle varie influenze a cui si ispirano i membri del gruppo.
Il singolo anticipa l’uscita dell’EP in arrivo ad aprile. Tutti i brani sono stati prodotti e registrati da Davide Lasala e Andrea Fognini presso EDAC studio, che ha lavorato con Gorillaz, Nic Cester e Giorgieness.

Il progetto Ficstrip nella formula attuale nasce a fine 2020 con l’intento di produrre pezzi inediti che fossero il riassunto degli ultimi tumultuosi anni vissuti dai membri della band all’interno e al di fuori di essa. Anche il titolo “Hopes and Shadows” del nuovo EP, affidato alla produzione di EDAC STUDIO e in uscita nel 2022, richiama i sentimenti contrastanti che hanno caratterizzato la realizzazione di ognuna delle canzoni, sentimenti legati principalmente al disagio generato dalle contrapposizioni della società moderna. La band è composta da Jym, Zullo, Mattia, Oriana, Dave ed Elly, attivi da molti anni, anche con altri progetti, nella scena musicale delle province di Varese e Como, condividendo il palco con altri musicisti affermati nel territorio. Ogni componente del gruppo con le sue relative esperienze è diametralmente opposto all’altro. Il risultato, pur strizzando l’occhio a sonorità tipiche del pop rock, è difficilmente classificabile: dolce ma ruvido, onirico ma pragmatico. L’unico comune denominatore della band è il fortissimo senso di appartenenza alla provincia profonda ed il sincero rifiuto della grande città come punto di riferimento.

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